Giornata mondiale dell’alimentazione. Papa: “rompere l’accordo sul clima è una disgrazia”
Oggi è la giornata mondiale dell’alimentazione, intitolata quest’anno Cambiare il futuro della migrazione. Sul tema è intervenuto alla Fao Papa Francesco: “La fame non va presentata come malattia incurabile“. Può essere sconfitta, curata, è un problema che va affrontato. Eliminando le guerre, lottando per il clima. “Guerre, conflitti e cambiamenti climatici sono le principali cause della fame. Si tratta di presupposti importanti per garantire la sicurezza alimentare, ma anche per evitare le migrazioni”. Così Bergoglio.
Il pontefice ha parlato anche dell’accordo sul clima e dell’errore che si commette a non rispettarlo. “L’Accordo di Parigi sul clima da cui per disgrazia alcuni si stanno allontanando, è importante“, ha detto Francesco.
Bergoglio nel suo discorso ha detto inoltre che bisogna “non solo garantire la produzione necessaria e una equa distribuzione dei frutti della terra, che dovrebbero essere scontati, ma garantire il diritto di ogni essere umano ad alimentarsi secondo le proprie necessità”. Un “obiettivo sul quale si gioca la credibilità di tutto il sistema internazionale” ha sottolineato il pontefice.
“Dobbiamo trovare nuove vie per permettere a ogni persona di affrontare il futuro con fiducia e non soltanto con illusioni. Va garantita l’alimentazione a tutti gli esseri umani, senza obbligarli a migrare” ha continuato Bergoglio.
Il Papa ha parlato inoltre di armi. Per “superare i conflitti”, causa di migrazioni e di denutrizione per milioni di essere umani, serve “un impegno totale a favore del disarmo graduale e sistematico previsto dalla Carta delle Nazioni Unite – ha continuato Bergoglio – come per rimediare alla funesta piaga del traffico di armi”.
Dobbiamo “proporre – ha detto ancora – un cambio negli stili di vita, nell’uso delle risorse, nei criteri di produzione, nel consumo”, contro gli sprechi, non possiamo pensare “lo farà un altro”.
Il pontefice si è soffermato inoltre su un tema a lui molto caro, la migrazione. Il Papa ritiene che ‘Il Patto mondiale per una migrazione sicura, regolare e ordinata’ al quale stanno lavorando le Nazioni Unite richieda “una azione intergovernativa coordinata e sistematica di accordo con le norme internazionali esistenti”, ma “impregnata di amore e intelligenza” e “il suo obiettivo è un incontro dei popoli” “e non l’esclusione né la vulnerabilità”.
Bergoglio ha portato inoltre un regalo: una scultura di marmo che raffigura Alan Kurdi, il piccolo profugo siriano annegato davanti alla spiaggia di Bodrum in Turchia nell’ottobre dell’anno scorso. L’opera di marmo, dell’artista trentino Luigi Prevedel, è il suo dono all’agenzia dell’Onu, l’immagine simbolo della tragedia delle migrazioni.