Guerra in Ucraina, Kiev è sotto assedio. La Russia estromessa dal Consiglio d’Europa
Sembrava vedere uno spiraglio di pace il conflitto in Ucraina. Nelle prime ore del pomeriggio c’era stato un appello del presidente Zelensky a sedersi intorno ad un tavolo per trovare una soluzione diplomatica, ed il presidente russo Putin sembrava aver accolto tale richiesta. Nei lanci delle agenzie, pronta una delegazione dei ministeri degli Esteri e della Difesa, insieme ad altri rappresentanti diplomatici, per arrivare a Minsk, in Bielorussia, dove poter trovare una soluzione. Ma poi la cronaca del campo di battaglia ha spiazzato tutti.
Kiev è sotto assedio. I paracadutisti russi sono all’aeroporto e stanno prendendo la città da ovest, mentre Putin incoraggia i militari ed i blindati del suo esercito ad entrare in città per rimuovere Zelensky, che teme per la sua vita: “Forse è l’ultima volta che mi vedete vivo” avrebbe detto durante una videoconferenza con i leader dell’Unione Europea.
Una guerra contro una “banda di drogati e nazisti”: questa la definizione che Putin ha usato per descrivere i vertici dell’Ucraina. Non solo. Oltre ad incitare i suoi, il presidente russo ha rivolto anche un appello all’esercito ucraino, esortandolo a prendere il potere nella capitale. Da Mosca però non cancellano l’ipotesi di un colloquio a Minsk anche se, fanno sapere, non escludono delle azioni militari.
Anche l’Italia farà la sua parte. Nel pomeriggio si è svolto un Consiglio dei Ministri straordinario che ha varato un pacchetto di aiuti finanziari: il decreto legge dovrebbe prevedere uno stanziamento di 153 milioni di euro per il 2022 e di 21 milioni per il 2023 che serviranno a finanziare la partecipazione alla forza ad elevata prontezza che sarà attivata dalla Nato e la prosecuzione dei dispositivi già in atto. Intanto il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato che la Russia è stata estromessa dal Consiglio d’Europa.
Ovviamente la crisi Ucraina va a toccare anche le istituzioni internazionali. Secondo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Ravina Shamdasani “L’Onu è seriamente preoccupato per la situazione in Ucraina e sta ricevendo un crescente numero di segnalazioni di vittime civili. L’azione militare russa viola chiaramente il diritto internazionale, mette a rischio innumerevoli vite e deve essere immediatamente fermata”. L’Alto Commissario ha inoltre sottolineato che “gli Stati che non prendono tutte le misure ragionevoli per risolvere le loro controversie internazionali con mezzi pacifici non rispettano il loro obbligo di proteggere il diritto alla vita”.