Guerra in Ucraina: Mosca ammette bombardamento Odessa. Ora le esportazioni di grano
Oltre 5 mesi di guerra in Ucraina, ed a pochi giorni dalla Giornata della statualità ucraina, istituita quest’anno e fissata per il 28 luglio, Volodymyr Zelensky manda un messaggio forte e chiaro: “Gli ucraini non rinunceranno mai alla loro indipendenza e non saranno divisi dall’interno, come è successo più di una volta”.
Il presidente ucraino ha aggiunto: “La Giornata della statualità ucraina confermerà il legame degli ucraini che vivono ora con molte generazioni del nostro popolo. Più di mille anni di esperienza nella costruzione dello Stato degli ucraini, della nostra cultura, della nostra identità, del carattere ucraino. Proteggere l’unità ora, lavorare insieme per la vittoria è il compito nazionale più importante, che tutti dobbiamo assolvere”.
Intanto proseguono le esportazioni di grano dal paese, nonostante l’attacco al porto di Odessa e l’ammissione di Mosca del gesto, anche se il Cremlino commenta: “I bombardamenti sono rivolti solo alle infrastrutture militari. Non è assolutamente legato alle infrastrutture utilizzate per l’attuazione dell’accordo sulle esportazioni di grano, per questo non può e non deve ostacolare l’inizio del processo di carico”. Questa la dichiarazione di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino.
Peskov ha anche parlato della situazione energetica e ha detto: “la Russia non è interessata a una completa cessazione delle forniture di gas ai Paesi europei. La Russia è un fornitore di gas responsabile e, indipendentemente da ciò che si dice nella Commissione Europea, nelle capitali europee, negli Stati Uniti, Mosca era, è e continuerà a essere il Paese che garantisce largamente la sicurezza energetica dell’Europa”.