Guerra in Ucraina, pronta l’offensiva su Mariupol. Oltre 7 milioni gli sfollati
La Russia starebbe preparando l’assalto finale per Mariupol. E’ una battaglia che si potrebbe combattere nelle prossime ore tra l’esercito ucraino e quello russo, che potrebbe anche appoggiarsi alle milizie del comandante ceceno Karadzov. E mentre il clima di tensione continua a salire, il presidente ucraino Zelensky racconta al Parlamento coreano che “Mariupol è distrutta. Ci sono decine di migliaia di morti, ma anche così i russi non fermano l’offensiva. Vogliono fare di Mariupol una città evanescente”
Da parte russa le parole di accusa verso l’Alto rappresentante dell’Unione Europea Josep Borrell. Secondo il ministro degli esteri russo Lavrov “Le dichiarazioni del capo della politica estera dell’Unione Europea riguardo all’Ucraina cambiano significativamente le regole del gioco”. Borrell aveva parlato della vittoria dell’Ucraina sul campo grazia anche agli aiuti inviati dall’Unione, tra cui armamenti, e Lavrov sostiene che “quando il capo della diplomazia di un Paese o un’organizzazione dice che uno specifico conflitto può essere risolto solo con mezzi militari, significa che o ha accumulato qualcosa di personale o ha sbagliato a parlare o ha parlato d’impulso”.
La sconfitta morale. Secondo il ministro degli esteri austriaco, il premier Nehammer dirà a Putin che “moralmente ha perso la guerra”. Secondo Alexander Schallenberg “Dovrebbe essere nel suo stesso interesse che qualcuno gli dica la verità. Penso sia importante e lo dobbiamo a noi stessi se vogliamo salvare vite umane. Dobbiamo usare ogni possibilità per porre fine alla situazione infernale in Ucraina”.
Si aggrava intanto la situazione umanitaria. Sono circa 7 milioni gli sfollati dall’inizio del conflitto. Lo ha detto Andrea Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef in Italia, che ha aggiunto che tra loro ci sono oltre un milione di bambini. Iacomini spiega: “I bambini e le bambine continuano a essere uccisi, feriti e profondamente traumatizzati dalla violenza devastante che li circonda, sono terrorizzati, sotto shock e alla disperata ricerca di sicurezza. I bambini in tutta l’Ucraina hanno urgente bisogno di stabilità, protezione e cure. Gli attacchi con armi esplosive continuano nelle aree urbane popolate colpendo sempre di più le loro case, le scuole, gli ospedali, i sistemi idrici, le centrali elettriche e i luoghi in cui i civili cercano riparo”.