Guerra Russia-Ucraina, Trump: “Risolverò la questione ancora prima ancora di entrare in carica”
Il 15 gennaio 2024 sono iniziate le primarie negli Stati Uniti verso le elezioni presidenziali di novembre, con l’apertura dei cosiddetti caucus in Iowa che ha siglato una vittoria schiacciante dell’ex presidente Donald Trump che ora punta ad un secondo successo in New Hampshire
Galvanizzato dagli ultimi successi il tycoon ha subito lanciato le sue provocazioni proprio a Manchester, New Hampshire: “Conosco Putin, conosco Zelensky. Risolverò la questione ancora prima ancora di entrare in carica”. Poi Trump ha lodato Viktor Orban, definendolo un grande leader europeo e infine ha assicurato che eviterà la terza guerra mondiale.
Il New Hampshire è già un appuntamento infuocato. E’ infatti l’ultima possibilità per Nikky Haley per fermare la corsa di Trump. Tuttavia l’impresa non appare semplice visto che gli ultimi sondaggi non sono a suo favore. L’ex n.1 della casa Bianca ha infatti 17 punti di vantaggio con il 53% delle preferenze contro il 36% di Haley. Ron De Santis, che ha smesso di competere nello Stato dove si vota martedì, ha meno del 7%.
Zelensky prende in parola Trump e lo invita a Kiev. Le parole di Donald Trump non hanno lasciato indifferente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che non crede alle soluzioni facili e sfida l’ex presidente americano:. “Per favore, Donald Trump, ti invito in Ucraina”, ha detto il presidente ucraino. “Forse ha una vera idea e può condividerla con me”.
La posizione di Trump non sembra a supporto di Kiev. Una vera e propria provocazione quella di Zelensky alle posizioni di Trump che esprimono un forte disinteresse per la resistenza ucraina: il suo partito ha già messo i bastoni fra le ruote ai fondi destinati agli aiuti militari per Kiev nel Congresso Usa e Trump ha già fatto capire di voler chiudere, o comunque ridurre i rubinetti americani per il Paese invaso dai russi, in caso di rielezione.
Comunque la strada per elezioni di Novembre è ancora lunga e nell’attesa, Zelensky spera di incassare nuovi pacchetti di aiuti militari non solo dagli Usa, ma anche dagli alleati Ue, perché “il campo di battaglia non può semplicemente aspettare”. Intanto due anni di battaglie cominciano ad esasperare anche il popolo russo, con le mogli dei militari impegnati al fronte che sono tornate a chiedere in strada, di fronte al quartier generale elettorale del presidente russo, il ritorno a casa dei loro mariti.