Immigrazione illegale negli Usa, Trump e la foto di clandestini in catene: Al via la deportazione
Una foto di migranti ammanettati e in catene in fila in attesa di salire su un aereo cargo militare. È l’immagine postata sugli account social della Casa Bianca per dimostrare al mondo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump fa sul serio, anche terminata la campagna elettorale.
“Come promesso – si legge nella didascalia – il presidente Trump sta inviando un messaggio forte al mondo: chi entra illegalmente negli Stati Uniti andrà incontro a gravi conseguenze”. I voli di deportazione degli immigrati sono dunque iniziati. “Promessa fatta, promessa mantenuta”, è la scritta che campeggia sull’immagine rimbalzata sulle tv, sui giornali e sui siti di tutto il mondo.
Nelle scorse ore si parlava di almeno 538 migranti illegali, con centinaia di espulsi nel corso di un’operazione di massa. In particolare, la foto shock pubblicata sui profili della Casa Bianca immortala alcuni dei 70-80 migranti diretti in Guatemala, imbarcati alla base militare di Fort Biggs nei pressi di El Paso, in Texas, una delle zone calde del confine col Messico.
Il Pentagono ha messo a disposizione due C-130 e due C-17 che, in coordinamento con il dipartimento di Stato e il dipartimento della Homeland security, sono utilizzati per le espulsioni. Il presidente americano, al suo arrivo in North Carolina, non ha mancato di festeggiare il risultato raggiunto: “Le deportazioni stanno andando bene – sono le parole pronunciate da Trump -. Stiamo mandando via i peggiori criminali. Promessa mantenuta”.
In realtà, la procedura dei rimpatri è sempre questa. Ma la Casa Bianca ha voluto mostrare a tutti i suoi osservatori la durezza del suo pugno di ferro come monito contro la cosiddetta “invasione” di immigrati clandestini. Una durezza declinata su tutti i fronti, a partire dalla militarizzazione del confine, dove sono attesi altri 10 mila soldati. Gli ordini esecutivi firmati sul tema, come noto, sono svariati: si va dallo stop di tutte le richieste d’asilo pendenti al rafforzamento dei poteri della polizia, autorizzata a entrare anche in chiese e scuole. Finora sono state arrestate oltre 700 persone in raid mirati a Chicago, New York, Boston e anche in New Jersey.