Gaza, negoziati in stallo. L’Idf attacca una scuola: trovati i cadaveri di sei ostaggi
Il ritiro dal corridoio Filadelfia, tra Gaza e l’Egitto, è uno dei punti chiave dei colloqui per l’accordo sulla tregua e il rilascio degli ostaggi. Hamas ha chiesto il ritiro completo dell’Idf, ma Netanyahu è assolutamente contrario a questa condizione.
Intanto, l’esercito israeliano ha recuperato a Gaza i corpi di sei ostaggi. Il nipote di una delle vittime accusa l’esecutivo di Netanyahu: “Si è perso tempo ed opportunità. Questo è un altro caso orribile, il governo ha le mani sporche di sangue”. Incontrando ad El Alamein il segretario di Stato americano Antony Blinken, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha posto l’accento sui “pericoli di un’espansione regionale del conflitto, le cui conseguenze sarebbero difficilmente immaginabili, indicando che la salvaguardia delle vite umane deve essere la priorità per tutte le parti”. Lo riferisce il comunicato del portavoce della presidenza egiziana diffuso al Cairo.
“Siamo ad un momento decisivo, dirimente, con i dialoghi in corso”, dice il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, all’evento inaugurale del 45° Meeting di Rimini. “Spero che con i negoziati si risolva qualcosa: ho i miei dubbi, ma è l’ultimo treno”, sottolinea. “Si può andare verso il cessate il fuoco, ma anche verso una degenerazione”, osserva ancora Pizzaballa. “Ma il male che ha prodotto questa guerra, l’odio reciproco, il rancore, il rifiuto dell’esistenza dell’altro resteranno, e ci dovranno impegnare tutti”.
Israele colpisce una scuola: ci sono vittime. L’Idf annuncia di aver colpito il complesso scolastico di ‘Mustafa Khaft’ a Gaza City. “I terroristi di Hamas hanno utilizzato il centro di comando e controllo per pianificare ed eseguire attacchi contro le truppe dell’Idf e lo Stato di Israele”, cita un comunicato su Telegram. Dodici al momento le vittime. L’attesa per la rappresaglia iraniana potrebbe essere lunga, ha fatto sapere il portavoce dei Guardiani della Rivoluzione iraniana. Il Medioriente attende con angoscia l’annunciata vendetta di Teheran per l’uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta il 31 luglio. Israele non ha né confermato né smentito di essere coinvolto nell’attentato omicida.