In Venezuela è plebiscito al referendum: 98,4% contro Maduro
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Quasi 7 milioni di venezuelani, ovvero il 98,4%, ha votato al referendum informale contro il piano del presidente Nicolas Maduro di riscrivere la costituzione. Il dato, fornito dall’opposizione venezuelana e dalla Commissione dei garanti, organizzatori dell’evento, è inferiore al numero di voti ottenuto dai candidati dell’opposizione alle elezioni del 2015.
Fermare la Costituente di Maduro, che l’opposizione considera una frode illegale, e restituire al Paese un percorso democratico con nuove elezioni generali, era il vero obiettivo del plebiscito di ieri. Obiettivo per il quale, secondo il Financial Times, starebbe lavorando fra gli altri anche il presidente della vicina Colombia, Juan Manuel Santos, nel corso della sua visita ufficiale a Cuba. Il presidente colombiano vorrebbe cercare l’appoggio di Raúl Castro.
Il referendum ha rappresentato dunque una prova di forza da parte della Mud (Mesa de unidad democratica) al fine di contrastare il progetto del presidente che punta alla creazione di un’assemblea costituente, per ottenere di fatto pieni poteri nel Paese.
La consultazione non ufficiale come da previsioni, non si è però svolta in maniera pacifica e ha portato sangue a Caracas e tensioni in diversi punti del Paese. Secondo la procura, almeno una persona è morta nella capitale, ma dirigenti oppositori riferiscono di due vittime e quattro feriti gravi.
In particolare a Catia, uomini armati hanno attaccato un seggio elettorale allestito nei pressi di una chiesa a Catia, cittadina a nord ovest di Caracas, secondo quanto denunciato dal portavoce dell’opposizione Carlos Ortiz. Altre quattro persone sono state ferite gravemente.
I media locali riferiscono che durante l’attacco circa 500 persone hanno trovato riparo all’interno della chiesa, mentre a bordo di motociclette, il gruppo ‘colectivos’, le milizie paramilitari pro governative, sparava indiscriminatamente contro le persone in coda per votare.