Incontro a Vladivostok, Putin: la Russia sostiene gli sforzi di Kim Jong-un sui rapporti con gli Usa
Storica stretta di mano a Vladivostok tra Kim Jong-un e Vladimir Putin, al summit in Russia tra i due leader.
Putin, seduto a fianco a Kim, si è detto “felice” di incontrarlo in Russia e si è congratulato per la rielezione a leader supremo della Corea del Nord.
“Mosca – ha poi aggiunto Putin -sostiene gli sforzi della Corea del Nord per cercare di migliorare i rapporti con gli Stati Uniti. “Sono convinto che la visita in Russia contribuirà a risolvere la situazione nella penisola coreana”, indicando “cosa può fare la Russia per sostenere i processi attualmente in corso”.
Kim Jong-un, da parte sua, ha spiegato che “la situazione nella penisola coreana è di grande interesse per l’intera comunità internazionale. Spero che i nostri colloqui diverranno un importante evento per valutare assieme la situazione e scambiare opinioni”.
L’incontro tra i due leader si svolge due mesi dopo il summit vietnamita tra Trump e il dittatore nordcoreano, in cui Pyongyang e Washington non hanno trovato un compromesso tra denuclearizzazione e allentamento delle sanzioni.
Secondo gli analisti, in Russia Kim vuole dimostrare che la Corea del Nord non è isolata e può contare sul dialogo con la Russia per cercare di sbarazzarsi delle sanzioni per i test nucleari e missilistici.
Putin vuole invece rafforzare il ruolo del Cremlino come interlocutore di primo piano nella questione nucleare nordcoreana, dimostrando che gli Usa non sono la sola potenza in grado di dettare l’agenda in questo campo. Il leader del Cremlino ha inoltre proposto di riaprire il “tavolo a 6” sul nucleare nordcoreano, in stallo dal 2008, che coinvolge le due Coree, Usa, Russia, Cina e Giappone. “Se Corea del Sud e Usa possono offrire garanzie sufficienti per la sicurezza del Nord – ha sottolineato Putin -, il tavolo potrebbe non essere attivato. Ma la garanzia da Sud e Usa non sembra sufficiente. Credo necessario un regime multilaterale”.