Israele prepara l’invasione del Libano. Guterres: “E’ l’inferno”
Crescono i timori per un’ escalation tra Israele e Hezbollah. Tel Aviv ha annunciato di prepararsi per una possibile operazione di terra in Libano. Stati Uniti e Francia si impegnano per fermarla, con un accordo per arrestare le ostilità almeno per 21 giorni.
Ma intanto si continua a morire: il ministero della Salute libanese ha comunicato che nelle ultime 24 ore Israele ha ucciso 81 persone e ne ha ferite 403, portando il numero delle morti a superare le 700 in 72 ore di raid. Le Idf hanno fatto sapere di aver attaccato nella notte 75 obiettivi militari di Hezbollah nel sud del Paese e nella regione della Bekaa. Israele sta “violando la nostra sovranità” tuona Beirut.
Antonio Guterres all’Onu paventa il rischio di una guerra totale in Medio Oriente. Da evitare a tutti i costi. Nella notte il segretario generale delle Nazioni Unite è tornato a manifestare la sua preoccupazione per la situazione nel Libano: “Si sta scatenando l’inferno. Il paese è sull’orlo del baratro” ha detto ad una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
E mentre il ministro delle Finanze israeliano Smotrich, alleato chiave di estrema destra della coalizione di Netanyahu, respinge qualsiasi idea di cessate il fuoco con Hezbollah libanese, il primo ministro israeliano pare abbia ordinato all’esercito di attenuare i suoi attacchi in Libano durante i colloqui per la tregua. La notizia viene riportata dal quotidiano Times of Israel. Secondo quanto riporta Canale 12, invece, funzionari del governo israeliano affermano che è stato dato il via libera al cessate il fuoco per la tregua e i negoziati con Hezbollah, mediati dai paesi occidentali. Tuttavia si chiarisce che Israele ha le sue condizioni per una tregua e si stima che difficilmente Nasrallah le accetterà.