La Russia vota per le Presidenziali: Putin verso il quarto mandato
Seggi aperte in Russia per le elezioni presidenziali nelle quali il presidente uscente Vladimir Putin correrà per il suo quarto mandato consecutivo.
Sono quasi 111 milioni gli aventi diritto al voto residenti in patria, ai quali si aggiungono 1,8 milioni all’estero. I seggi sono circa 97mila, distribuiti su 11 fusi orari, dalla regione più orientale, la Chukotka-Kamchatka dove gli abitanti hanno cominciato a votare ieri, a quella più occidentale, l’enclave di Kaliningrad, tra Polonia e Lituania. Le urne si chiuderanno alle 20 di questa sera e gli exit poll sono previsti per le 21 locali, le 19 in Italia.
Alle spalle del favoritissimo Putin, a distanza abissale, ci sono il comunista Pavel Grudinin con il 10-14% e il nazionalista Vladimir Zhirinovsky con l’8-12%. La “battaglia” del presidente russo a questo giro è però prima di tutto per l’affluenza. Solo se il 70% degli aventi diritto si recherà alle urne, il suo successo sarà completo.
Il primo a chiedere ai russi di disertare le urne è l’oppositore Alexei Navalny. Il blogger anti-Putin nel corso degli ultimi 12 mesi ha sfidato i divieti delle autorità portando migliaia di persone in piazza contro il governo russo e la corruzione. I suoi guai giudiziari, che molti ritengono fabbricati dal Cremlino, gli hanno però impedito di candidarsi. E ora lui ha lanciato uno “sciopero degli elettori”, invitando a boicottare presidenziali “farsa” senza reali alternative a Putin.
Per evitare brogli però Navalny sguinzaglierà 70mila osservatori per verificare la correttezza del processo elettorale e ne invierà 53 anche in Cecenia, nel feudo di Ramzan Kadyrov, dove alle presidenziali del 2012 – falsate da brogli in tutta la Russia – secondo i dati ufficiali l’affluenza fu del 92% e il 99,76% dei votanti scelse Putin.
Anche l’associazione Golos, che si occupa di trasparenza e correttezza del voto, ha messo su una vasta rete di quasi 100.000 osservatori ma ha dovuto trovare in fretta e furia una nuova sede centrale per il lavoro di monitoraggio.
Secondo Rbk, gli osservatori impegnati per le elezioni dovrebbero essere circa 555mila, il doppio rispetto alle presidenziali di sei anni fa.
Osservatori stranieri invitati da Mosca e senza alcun riconoscimento internazionale saranno presenti anche nella penisola sul Mar Nero: per esempio Andreas Maurer, capo della fazione di estrema sinistra Die Linke in un consiglio comunale della Bassa Sassonia. Abbastanza per far scrivere al quotidiano governativo russo Rossiskaia Gazeta che “osservatori tedeschi e norvegesi arriveranno in Crimea per le presidenziali”.
“Sono sicuro che il programma che ho suggerito al paese sia quello giusto” ha detto il presidente Vladimir Putin dopo aver votato. Secondo quanto riportato dalle agenzie russe il leader del Cremlino ha poi sottolineato che oggi avrà degli incontri con gruppi di lavoratori. A chi gli domandava quale percentuale d’affluenza alle urne potesse essere considerata un successo Putin ha risposto: “Qualunque, basta che permetta lo svolgimento dei doveri presidenziali”.