Libia, Haftar e Sarraj vanno a Mosca per negoziare la tregua
La fragile tregua nella guerra libica regge. Tregua che potrebbe essere consacrata oggi a Mosca da un evento che il presidente russo Vladimir Putin ha voluto organizzare al Cremlino. Il generale Khalifa Haftar e il presidente del governo di accordo nazionale libico Fayez al Sarraj saranno oggi nella capitale russa per rafforzare il cessate il fuoco. Dopo oltre nove mesi di combattimenti alle porte della capitale libica Tripoli, la firma di questo accordo – fortemente voluto da Mosca e Ankara – deve diventare un ulteriore passo per abbassare i toni del conflitto, scongiurandone un’ulteriore internazionalizzazione.
Secondo quanto dichiara Lev Dengov, capo del gruppo di contatti russo per la Libia, al Serraj e Haftar, saranno oggi a Mosca per “contatti”. Dengov, ha confermato la “possibilità” che i due firmino un accordo sulla tregua e i “suoi dettagli” non confermando, tuttavia, un colloquio diretto tra i due rivali. “Avranno incontri separati con funzionari russi e con gli emissari della delegazione turca che coopera con la Russia su questo dossier. Saranno probabilmente presenti ai colloqui anche rappresentanti degli Emirati Arabi Uniti e dell’Egitto in qualità di osservatori”, ha affermato l’inviato russo.
L’uomo forte di Bengasi sarà accompagnato a Mosca dal presidente del Parlamento basato nella Libia orientale, Aguila Saleh. Parteciperà ai colloqui anche il presidente dell’Alto Consiglio di Stato libico, Khaled al-Mishri. Per quanto riguarda la delegazione turca a Mosca, ci saranno tra gli altri i ministri degli Esteri e della Difesa, Mevlut Cavusoglu e Hulusi Akar.
“La firma di questo accordo aprirà la strada al rilancio del processo politico”, ha dichiarato Khaled al-Mishri, alla televisione Libia al-Ahrar. In un breve discorso in televisione Sarraj ha invece invitato i libici a “voltare pagina”. “Chiedo a tutti i libici di girare la pagina sul passato, – ha dichiarato – di rifiutare la discordia e di compiere uno sforzo per spostarsi verso la stabilità e la pace”.
Il premier Giuseppe Conte continua intanto a lavorare al dossier Libia. Oggi torna ad incontrare Il president turco Recep Tayyip Erdoğan a circa quattro mesi dall’incontro all’Assemblea Generale a New York e dopo poche settimana dall’ultima conversazione telefonica. Domani il presidente del Consiglio sarà in Egitto per incontrare invece il Presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi.