Maxi multa a Google, l’Ue conferma la sanzione da 2,4 miliardi
Google dovrà pagare una maxi multa da quasi due milioni e mezzo di euro inflitta dalla Commissione Ue. È la conferma della Corte di Giustizia che ha respinto il ricorso di Google e Alphabet contro la grossa sanzione al gruppo di Mountain View. I fatti risalgono al 2017, quando l’esecutivo comunitario aveva constatato che Google aveva abusato della sua posizione dominante nello Spazio economico europeo nel comparto delle ricerche generiche su Internet, favorendo il proprio comparatore di prodotti rispetto a quelli dei concorrenti.
Da Google intanto, dopo la decisione, si sono detti “delusi dalla Corte di Giustizia Ue”, aggiungendo che “Questa sentenza si riferisce a un insieme di fatti molto specifici. Abbiamo apportato modifiche nel 2017 per conformarsi alla decisione della Commissione Europea e il nostro approccio ha funzionato con successo per oltre sette anni, generando miliardi di clic per oltre 800 servizi di comparazione prezzi”.
Non solo Google, perché anche Apple è nel mirino delle autorità competenti. La Corte Ue ha confermato infatti la decisione dell’Antitrust europea risalente al 2016, secondo cui l’Irlanda ha concesso alla Apple un aiuto illegale e che il Paese è tenuto a recuperare. Secondo Bruxelles dal 1991 al 2014 società del gruppo della mela hanno beneficiato di vantaggi fiscali per 13 miliardi di euro giudicati aiuti di Stato dell’Irlanda. Il nodo della vicenda era che Dublino aveva considerato nei cosiddetti ‘ruling fiscali’ preventivi del 1991 e del 2007 che le unità Apple Sales International (Asi) e Apple Operations Europe (Aoe) potessero essere costituite come società di diritto irlandese, anche se non residenti fiscalmente in Irlanda. “Oggi è una grande vittoria per i cittadini europei e per la giustizia fiscale” ha commentato la vicepresidente della Commissione europea Margrethe Vestager.