Medio Oriente, blitz di Israele in Cisgiordania. Onu: “Violato il diritto internazionale”

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Israele lancia un’imponente operazione in Cisgiordania aprendo di fatto un terzo fronte oltre a Gaza e a quello settentrionale contro gli Hezbollah. I media locali e dello Stato ebraico hanno riferito di un’operazione “antiterrorismo su vasta scala” delle forze di Tel Aviv concentrata nelle zone di Tulkarem, Jenin e Al-Far’a. L’obiettivo sarebbe quello di colpire la rete terroristica che ha pianificato e diretto il fallito attentato della scorsa settimana a Tel Aviv. Il bilancio, ancora parziale, è di almeno 10 palestinesi uccisi.

La rotta l’ha tracciata questa mattina il ministro degli Esteri Israel Katz: “Dobbiamo affrontare la minaccia del terrorismo allo stesso modo in cui affrontiamo l’infrastruttura del terrorismo a Gaza – ha scritto il capo della diplomazia di Tel Aviv dopo l’inizio dell’operazione -, anche con lo sgombero temporaneo degli abitanti palestinesi e qualsiasi misura sia necessaria. E’ una guerra in tutti i sensi e dobbiamo vincerla”.

Le reazioni. L’Anp parla di una ‘escalation che porterà ‘a risultati terribili e pericolosi’. Hamas accusa l’Idf di voler allargare la guerra. Fatah, la fazione palestinese al potere nell’area ha dichiarato che la sua ala militare sta prendendo parte ai combattimenti, facendo anche esplodere bombe contro le truppe di Tel Aviv. L’operazione – denominata “Campi estivi” e definita dall’esercito la più vasta degli ultimi mesi nel West Bank – è stata condannata dall’Alto Commissariato dell’Onu per i diritti umani perché si tratta di una “risposta sempre più militare” condotta “in un modo che viola il diritto internazionale e rischia di infiammare ulteriormente una situazione già esplosiva”.

Proprio oggi gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro coloni israeliani in Cisgiordania per la violenza contro i palestinesi, esortando il loro alleato Israele a reprimere le loro azioni criminali.  Le sanzioni prendono di mira in particolare un’organizzazione non governativa, Hashomer Yosh, accusata di fornire sostegno materiale a una colonia in Cisgiordania coinvolta in recenti attacchi ai civili palestinesi della zona.

Intanto – secondo quanto riporta il Jewish Chronical citando fonti di intelligence – a Gaza, il capo di Hamas, Yahya Sinwar, si è circondato di 22 ostaggi israeliani, vivi ed ammanettati, e li sta utilizzando nei tunnel come scudi umani per proteggersi da un attacco da parte di Israele. Il New York Times riferisce invece che l’Iran potrebbe lanciare un attacco contro un’ambasciata israeliana in un Paese terzo come rappresaglia all’assassinio del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh.