Medio Oriente, domani i colloqui a Doha: Hamas non ci sarà

La tregua in Medio Oriente è appesa a un filo. Hamas ha infatti nuovamente comunicato che domani, ai colloqui in programma a Doha, in Qatar, non ci sarà. Tuttavia, i mediatori prevedono consultazioni dopo quella data. “Intraprendere nuovi negoziati consente a Israele di imporre nuove condizioni e di utilizzarli per compiere altri massacri” ha detto il funzionario di Hamas Sami Abu Zuhri, come riporta Times of Israel citando Reuters. Quindi ha aggiunto: “Hamas è impegnata a rispettare la proposta presentata il 2 luglio.

Israele invece ci sarà: il primo ministro Benjamin Netanyahu ha approvato la partenza della delegazione israeliana per Doha domani, cosi’ come il mandato per condurre i negoziati” si legge in una nota del suo ufficio in cui si precisa che parteciperanno ai colloqui il capo del Mossad e quello dello Shin Bet.

Rimane caldo il fronte con il Libano. Un alto funzionario della sicurezza israeliana ha affermato che una risposta sproporzionata da parte di Hezbollah potrebbe “portare a un attacco israeliano che porterà a una nuova realtà sul confine settentrionale”. Lo rivela il Wall Street Journal. La fonte ha aggiunto che la leadership del comando settentrionale di Israele sta spingendo per un approccio più aggressivo contro Hezbollah rispetto a quello adottato finora, da dopo il 7 ottobre e i continui lanci di razzi dal Libano.

Si aggrava di ora in ora il bilancio delle persone uccise nella Striscia dalle forze israeliane dall’inizio della guerra. Secondo gli ultimi dati del ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas, sono quasi 40 mila, precisamente 39.965. Ma migliaia risultano ancora disperse. Lo riporta Haaretz. Nelle ultime 24 ore sono 36 le persone uccise e 54 ferite a Gaza.