Medio Oriente, raid israeliani su Beirut e a Gaza. Mandato arresto Netanyahu: Tajani e Crosetto: “Assurdo equipararlo ai terroristi”
Intanto, durante la Conferenza della coalizione dei due Stati sul Medio Oriente a Cipro, l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, ribadisce che la decisione della Cpi” di spiccare mandati d'arresto nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant “non ha nulla a che fare con l'antisemitismo e non è una decisione politica”. Lo spagnolo ha quindi ricordato che le “decisioni della Corte penale internazionale sono vincolanti per i Paesi Ue”. Dunque, sono tenuti a rispettarla. Il presidente turco Erdogan, in un discorso tenuto a Istanbul, ha invece definito una “decisione coraggiosa” quella della Cpi aggiungendo: “Appoggiamo il mandato d'arresto” e invitando “tutti i Paesi che aderiscono all'accordo ad attuarla, al fine di rinnovare la fiducia dell'umanità nel sistema internazionale”.
Diversa la posizione dell'Italia col governo Meloni sempre più spaccato. Solo su una cosa l’esecutivo pare però d’accordo: la Corte dell’Aja si è sbagliata. Perché “non è possibile” – dicono sia Tajani sia Crosetto – equiparare il premier democraticamente eletto di Israele a un capo terrorista, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, anche lui oggetto di un mandato.