Meloni al Cpac: “Legame tra Italia e Stati Uniti forte e indissolubile”

Nonostante l’invito delle opposizioni di cancellare la sua partecipazione, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato alla Convention dei Conservatori, in corso di svolgimento negli Stati Uniti, in video collegamento.

Ha detto Meloni: “Oggi mi rivolgo a voi con l’orgoglio di rappresentare, come presidente del Consiglio, una nazione straordinaria quale è l’Italia. Una nazione con un legame profondo e indissolubile con gli Stati Uniti. E questo legame è forgiato dalla storia e da principi condivisi. A questa incredibile nazione, l’Italia dedico tutta la mia energia. Il nostro governo sta lavorando instancabilmente per ripristinare il giusto posto dell’Italia sulla scena internazionale. Stiamo riformando, modernizzando e rivendicando il nostro ruolo di leader globale. Puntiamo a costruire un’Italia che stupisca ancora una volta il mondo”.

Il Presidente del Consiglio ha sottolineato anche il legame tra Italia, Europa e Stati Uniti: “I nostri avversari sperano che Trump si allontani da noi europei, io lo conosco, è forte ed efficace, scommetto che dimostreremo che si sbagliano. Qualcuno può vedere l’Europa come distante, lontana, persa, io vi dico che non è così”. E poi ancora, rivolta alla platea: “Voglio ringraziarvi perché non avete mai smesso di lottare anche nei momenti più difficili, avete creato una rete globale che dà voce a milioni di persone che non potevano parlare. Cpac ha capito prima ancora di tanti altri che la battaglia politica per i valori di noi conservatori non si combatte solo negli Stati Uniti è battaglia del mondo occidentale: io credo ancora nel mondo occidentale non solo nei confini geografici, ma come civiltà”.

Giorgia Meloni ha quindi parlato dei dazi, spiegando: “I media qualche giorno fa si sono indignati per il discorso pronunciato da Jd Vance a Monaco, nel quale il vicepresidente diceva, giustamente, che prima di parlare di sicurezza bisogna sapere cosa si sta difendendo”. Ma, secondo il Premier, “non parlava di dazi o di bilancia commerciale, sui quali ognuno difenderà i propri interessi, preservando la nostra amicizia”. E ancora: “Non abbiamo bisogno di sottolineare quanto siano interconnesse le nostre economie e quanto gli imprevedibili risultati di uno scontro commerciale farebbero il gioco di altre grandi potenze”.