Migranti: l’Austria ci ripensa e invia 70 militari al Brennero
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Alla fine l’Austria ritorna sulla linea dura nei confronti dei migranti. Non ci sono i carri armati al Brennero, ma sono stati inviati 70 militari a coadiuvare le forze di polizia per controllare la frontiera. Una mossa che comunque l’Italia non ha affatto gradito, considerandola “sorprendente e ingiustificata”, come ha fatto trapelare il Viminale. Lo ha annunciato il comandante militare territoriale Herbert Bauer. “Ciò non significa – ha spiegato il capo della polizia locale Helmut Tomac – che al Brennero saranno messi in azione i panzer”. La decisione è stata presa dopo l’aumento di clandestini trovati a bordo dei treni merci a luglio.
L’iniziativa di Vienna è stata definita dal governo italiano “sorprendente e non giustificata”. La situazione, si fa notare, è assolutamente tranquilla, anzi, nei primi sette mesi del 2017, alla frontiera italo-austriaca è stato inibito l’ingresso sul territorio nazionale a 1200 cittadini stranieri, a riprova del trend dei movimenti migratori dall’Austria verso l’Italia. Per questo il ministro Marco Minniti avrebbe chiesto al Dipartimento della P.S. di fare un passo verso i propri omologhi austriaci.
Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha preso “atto di quanto è stato deciso, benché non vi sia in realtà alcuna necessità dell’intervento di militari per svolgere i controlli”. Secondo Kompatscher, negli ultimi tempi vi sono stati sviluppi positivi nella gestione politica dell’immigrazione e “va fatto di tutto perché l’Europa sostenga l’Italia nel suo intento di fare in modo che siano realizzati centri di accoglienza in Nord Africa”.
I controlli al confine austriaco sono una questione molto sensibile per l’Italia. Il passo del Brennero, che collega i due Paesi, è infatti una delle rotte principali che collegano l’Italia al nord Europa ed è molto frequentato durante la stagione delle vacanze estive.
Inoltre l’Austria, secondo i dati aggiornati del Viminale, non è fra i 18 Paesi che hanno finora accolto richiedenti asilo. Al 10 agosto i profughi ricollocati sono stati 8.129, di cui 759 minori. Il Paese che ha accolto il maggior numero di migranti è la Germania (3.215), mentre chiude la classifica la Spagna con 168. Delle 649 richieste già approvate ma in attesa di transfer, solo 15 riguardano l’Austria.