Migranti, Ue: “Le operazioni nel Mediterraneo non possono avvenire in una situazione da Far West”
Il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, al termine del Consiglio Ue sui migranti, ha affermato: “le operazioni delle Ong non sono un tabù, si deve discuterne perché stiamo parlando della vita delle persone. Le operazioni nel Mediterraneo non possono avvenire in una situazione da Far West”. La stessa ha precisato: “Siamo soddisfatti dei risultati di questo Consiglio straordinario. Si è trattato di uno spirito molto diverso da quello che ha circondato l’episodio Ocean Viking e che ha portato molte forze eurofobiche e populiste a dire che l’Europa non è in grado di fornire risposte sulle migrazioni”.
Schinas ha poi sottolineato che sull’azione delle Ong nel salvataggio dei migranti “serve ordine, un quadro di cooperazione. Abbiamo bisogno di dialogo tra gli Stati interessati, di impegno, di un sistema ordinato. La Commissione Ue non ha la competenza giuridica per produrre un codice paneuropeo ma è assolutamente possibile che aiuti gli Stati interessati a elaborare una serie di regole in modo da non trovarci nella situazione come quella che ha portato a quella difficile crisi”.
Il vicepresidente della Commissione UE ha poi rimarcato: “non stiamo improvvisando: il diritto internazionale obbliga gli Stati membri responsabili della zona Sar nelle acque internazionali di fare il necessario, cioè salvare la vita delle persone, farle sbarcare nei loro porti e registrare il loro status. Adesso abbiamo 20 azioni specifiche molto concrete che non permetteranno che si verifichino di nuovo queste situazioni e tutti sappiamo cosa fare. Speriamo che quando avremo il patto sulle migrazioni ci sarà anche una legittimità sancita nel diritto europeo, perché ora stiamo agendo ad hoc, non c’è nulla di scritto”.