Mosca: nessun accordo con Zuppi, si va avanti. Occhi puntati su Zaporizhzhia
Il Cremlino fa sapere che nessun accordo è stato raggiunto con l'inviato del Papa, il cardinale Zuppi, e che non ci sono le condizioni per una pace negoziati. Si va quindi avanti con l'operazione militare speciale.
Zuppi durante la sua visita a Mosca ha incontrato la commissaria russa per i diritti dei bambini, Maria Llova-Belova, che insieme con Vladimir Putin, è interessata da un ordine di arresto da parte della Corte penale internazionale con l'accusa di deportazione di bambini dall'Ucraina.
E intanto sono iniziate in Ucraina esercitazioni speciali su larga scala per preparare il Paese a un possibile attacco terroristico russo alla centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram l'operatore nucleare nazionale Energoatom. Partecipano alle esercitazioni dipendenti del settore energetico, medici, unità delle squadre di soccorso e polizia. In caso di attacco, le autorità prevedono di evacuare i residenti che vivono in un raggio di 30-50 chilometri dal sito. L'impianto è la più grande centrale nucleare d'Europa, è controllato dalle forze russe ma è vicino alla linea del fronte dei combattimenti nel sud dell'Ucraina.
Mosca intanto – attraverso il portavoce del Cremlino Peskov – ha denunciato costanti provocazioni da parte di Kiev alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Peskov ha sottolineato come il sabotaggio della centrale idroelettrica di Nova Kakhokva abbia dimostrato l'effettiva portata di questo pericolo. Poi ha aggiunto che gli ispettori dell'Aiea, recentemente recatisi sul sito per verificarne la sicurezza, hanno registrato tutti gli sforzi fatti dalla Russia per garantire lo svolgimento tranquillo delle operazioni nella centrale.
E intanto sono iniziate in Ucraina esercitazioni speciali su larga scala per preparare il Paese a un possibile attacco terroristico russo alla centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram l'operatore nucleare nazionale Energoatom. Partecipano alle esercitazioni dipendenti del settore energetico, medici, unità delle squadre di soccorso e polizia. In caso di attacco, le autorità prevedono di evacuare i residenti che vivono in un raggio di 30-50 chilometri dal sito. L'impianto è la più grande centrale nucleare d'Europa, è controllato dalle forze russe ma è vicino alla linea del fronte dei combattimenti nel sud dell'Ucraina.
Mosca intanto – attraverso il portavoce del Cremlino Peskov – ha denunciato costanti provocazioni da parte di Kiev alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Peskov ha sottolineato come il sabotaggio della centrale idroelettrica di Nova Kakhokva abbia dimostrato l'effettiva portata di questo pericolo. Poi ha aggiunto che gli ispettori dell'Aiea, recentemente recatisi sul sito per verificarne la sicurezza, hanno registrato tutti gli sforzi fatti dalla Russia per garantire lo svolgimento tranquillo delle operazioni nella centrale.