New York, Meloni al vertice Ue: “Affrontare le sfide su Ucraina e IA”
Affrontare le grandi sfide di oggi – dalla guerra in Ucraina all’ascesa dell’intelligenza artificiale – e farlo nel quadro del multilateralismo internazionale. È il monito della premier Giorgia Meloni intervenuta a New York nell’ambito della 79esima assemblea generale delle Nazioni Unite. “Viviamo un tempo di crisi, però le crisi nascondono sempre una opportunità. Del resto la parola crisi deriva dal greco krisis, che significa scelta, decisione: le crisi costringono a mettersi in discussione, a schierarsi, non consentono di tentennare”, ha detto la presidente del Consiglio, spiegando che nessuno Stato da solo può riuscire a “governare le crisi del nostro tempo”.
Nel suo intervento newyorkese, Meloni ha elencato le “numerose e multiformi” sfide “che la storia ci ha messo di fronte”: il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali ed economiche, le crisi umanitarie e sanitarie, la criminalità transnazionale e i conflitti armati, “a partire dalle inaccettabile guerra russa nei confronti di una nazione sovrana come l’Ucraina”. Tutte insieme, ha detto, “rendono sempre più precaria la sicurezza internazionale” e sempre più necessaria una risposta. Sul tema dell’IA, da sempre molto caro al governo italiano, Meloni ha ribadito ancora una volta come il suo sviluppo debba “avere al centro gli esseri umani”. Ma al momento, ha sottolineato, “non sembra ci sia abbastanza consapevolezza sui rischi che questo strumento, se non gestito, comporta”.
Insomma sono patti chiari quelli che la premier ha elencato negli Stati Uniti. Intanto a Meloni è andato il Global Citizen Award 2024 dell’Atlantic Council, “per il suo ruolo pionieristico di prima donna capo di governo in Italia, il suo forte sostegno all’Unione Europea e all’alleanza transatlantica nonché per la sua presidenza del G7 nel 2024”. A consegnare il riconoscimento il patron di Tesla, X e SpaceX Elon Musk, la cui scelta ha suscitato malumore all’interno del think tank e polemiche politiche. Tra i precedenti vincitori Shimon Peres, Henry Kissinger, Volodymir Zelensky, Christine Lagarde, Rania di Giordania; Mario Draghi, il ceo di Google e Alphabet Sundar Pichai.