Passo indietro di Joe Biden: niente armi USA a Israele
Passo indietro degli Stati Uniti sulle forniture di armi ad Israele. In un’intervista esclusiva alla Cnn, il presidente Joe Biden ha detto di voler aiutare Tel-Aviv a difendere, ma non a offendere: “Continueremo a garantire che Israele sia sicuro in termini di Iron Dome e della sua capacità di rispondere agli attacchi giunti di recente dal Medio Oriente. Ma è semplicemente sbagliato. Non lo faremo, non forniremo armi e proiettili di artiglieria”. Poi ha aggiunto: “Ho messo in chiaro che se entrano a Rafah, ma non vi sono ancora entrati, non fornirò le armi”, ha aggiunto.
Biden ammette un coinvolgimento degli USA: “Civili sono stati uccisi a Gaza come conseguenza di quelle bombe e di altri modi in cui attaccano i centri abitati”, con riferimento alle bombe da 2.000 libbre la cui fornitura e’ stata sospesa. E secondo Hamas, almeno 15mila bambini sono morti nella Striscia di Gaza da quando è stata lanciata l’offensiva israeliana in seguito alla strage compiuta da Hamas il 7 ottobre. Lo scrive il servizio stampa delle autorità dell’enclave, controllato da Hamas, secondo cui, almeno 30 bambini sono morti di malnutrizione. Inoltre, circa 17.000 minori sono rimasti orfani o hanno perso uno dei genitori a causa dei combattimenti.
Nella notte, intanto, quattro persone sono morte e 16 ferite a seguito di un bombardamento israeliano su una casa residenziale nel quartiere di Tal al-Sultan, a ovest della città di Rafah. Lo riporta Al Jazeera. Bombardamento notturno anche a Gaza City, dove elicotteri da combattimento israeliani hanno lanciato missili verso il quartiere al-Zaytoun e nel quartiere di al-Sabra, dove sono stati segnalati anche colpi di artiglieria e spari provenienti da veicoli militari israeliani in avanzamento.