Pesante attacco israeliano a Beirut: l’Idf annuncia la morte del leader di Hezbollah, Nasrallah
La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas segna il giorno 358. Mentre Netanyahu attacca l’Onu definendolo una “palude antisemita” e una “società terrapiattista anti-israeliana”, un attacco missilistico israeliano ha raso al suolo sei edifici a Beirut. Si temono centinaia di morti. Il bersaglio era il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah che secondo un portavoce dell’esercito israeliano è stato ucciso. Hezbollah dal canto suo non ha confermato il decesso del suo leader Nasrallah, ma ribadisce di aver perso i contatti con il suo leader da ieri sera.
Oltre al capo di Hezbollah sarebbe stato “eliminato” anche il numero tre dell’organizzazione sciita Ali Karki, comandante nel sud del Libano, oltre ad altri alti ufficiali dell’ala militare del movimento islamico, sempre secondo quanto reso noto dall’Idf.
L’Iran promette vendetta, parlando di “escalation che cambia le regole del gioco” e annunciando una “punizione adeguata” nei confronti dello Stato ebraico. Il ministro degli Esteri Abbas Araqchi, punta il dito anche contro Washington, affermando che Israele ha utilizzato venerdì diverse bombe “bunker buster” statunitensi per colpire il quartier generale di Hezbollah a Beirut: “Non si può ignorare la complicità degli Stati Uniti nel crimine”, ha aggiunto Araqchi secondo quando riporta il Times of Israel. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha bollato l’attacco israeliano a Beirut come un “crimine di guerra”, che rivela “ancora una volta la natura del terrorismo di Stato del regime”.
In Libano evacuati gli ospedali. Il ministero della Sanità libanese ha annunciato l’evacuazione delle strutture sanitarie nella zona sud di Beirut, dopo il bombardamento lanciato ieri contro il quartier generale di Hezbollah. In una nota riportata dai media libanesi, il ministero ha chiesto alle strutture sanitarie “non colpite dall’aggressione israeliana di smettere di ricevere i casi non urgenti fino alla fine della prossima settimana” in modo da “fare spazio per accogliere i pazienti dagli ospedali nella periferia sud di Beirut che saranno evacuati a causa degli sviluppi dell’aggressione”.
La palestinese Hamas ha condannato “l’escalation e l’aggressione sionista” contro il popolo libanese, rinnovando l’invito alle “nazioni arabe e islamiche” ad agire e a “respingere la brutale aggressione” da parte di Israele.