Primarie Usa: Joe Biden vince in Nevada. Debacle per Nikki Haley tra i repubblicani
Nuova conferma per Joe Biden. L’attuale presidente americano si prende anche il Nevada nell’ambito delle primarie democratiche in Nevada, anticamera delle presidenziali 2024 che si terranno a novembre. Per lui il 90% delle preferenze.
Vittoria a mani basse per Biden, che doveva vedersela con Marianne Williamson, attivista e autrice di fama internazionale e contro una serie di altri sfidanti meno noti. Si tratta del secondo successo per l’inquilino della Casa Bianca, che ha già vinto le primarie democratiche tenutesi in South Carolina.
Biden ringrazia il Nevada. Il presidente Usa dopo la vittoria ha voluto ringraziare gli elettori dello Stato del Nevada “per aver mandato me e Kamala Harris alla Casa Bianca quattro anni fa e per averci fatto fare un ulteriore passo avanti sulla stessa strada anche stasera. Dobbiamo organizzarci, mobilitarci e votare. Perché un giorno, quando ci guarderemo indietro, potremo dire che quando la democrazia americana era a rischio, l’abbiamo salvata, insieme”.
Sul fronte delle primarie repubblicane debacle per Nikki Haley. L’ex ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite e principale sfidante di Donald Trump, ha ottenuto addirittura meno voti dell’opzione “nessun candidato” , presente nelle schede delle primarie organizzate dallo Stato. La Haley ha ottenuto appena il 32,4% dei voti, contro il 61,2% dell’opzione di protesta “Nessuno di questi candidati”. Al terzo posto l’ex vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, con il 4,2%. Al quarto, il senatore Tim Scott che ha raccolto l’1,9%.
L’ex presidente Donald Trump non ha partecipato a questa tornata, perché ha deciso di presentarsi solo ai caucus che si terranno fra due giorni e che assegneranno i 26 delegati.
Dunque le perplessità della viglia sulla partecipazione dell’ex ambasciatrice Usa sono state confermate. La scelta della Haley di partecipare alle primarie in Nevada anziché ai caucus che il partito ha organizzato per l’8 febbraio, ha di fatto annullato la possibilità di conquistare i delegati statali del suo partito, e anche di un confronto diretto con l’ex presidente Trump.