Putin: “Mosca aperta a colloqui con Kiev”. Poi minaccia: “l’invio di truppe Nato, catastrofe globale”
Il bastone e la carota è la tecnica che sembra stia mettendo in atto Vladimr Putin. Un modus operandi tutt’altro che nuovo per il leader del Cremlino, maestro nel promettere e poi nel non mantenere.
Da un lato l’uomo forte di Mosca dal vertice euroasiatico in corso ad Astana fa sapere che “la Russia è aperta alla prospettiva di colloqui con l’Ucraina”, dichiarando inoltre che al momento non c’è più bisogno di “attacchi massicci” sulle infrastrutture ucraine, facendo intravedere un’ammorbidimento delle sue posizioni, anche in seguito all’accordo con la Turchia per la creazione di un hub per il gas.
Ma subito dopo torna a minacciare l’Occidente. Non solo chiude la porta ad un possibile incontro con il presidente americano Joe Biden, ma ribadisce che “l’invio di truppe della Nato in Ucraina per un confronto diretto con l’esercito russo sarebbe molto pericoloso e potrebbe causare una catastrofe globale”.
Putin ha poi rimarcato che la mobilitazione parziale sarà completata tra 2 settimane. Sarebbero infatti 222mila i cittadini russi che hanno risposto alla chiamata su 300mila totali: le operazioni, ha confermato Putin, “saranno completate entro due settimane”. Infine la minaccia di chiudere i corridoi per il grano se “sarà confermato che gli esplosivi utilizzati siano stati inviati da Odessa”.
Kiev dice no a negoziati che mettano in palio territori ucraini. Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko chiarisce: “i russi hanno detto di voler trovare un compromesso, di portare avanti i negoziati”, ma “non riesco a capire di cosa parlino: negoziati per lasciare ai russi parte dei nostri territori, questo è il compromesso? No, non lo è”. Klitschko lo ha ribadito, in un videomessaggio diffuso in occasione dell’evento Sky TG24 Live In Firenze. “Sono dell’idea che questa guerra possa finire al tavolo dei negoziati ma solo dopo che l’ultimo soldato russo abbia lasciato l’Ucraina: in quel momento potremmo negoziare. Ora come ora – ha aggiunto Klitschko- non abbiamo sufficienti garanzie”.