Siria, Bashar al-Assad dopo la fuga: “Evacuato dai russi. Ora lo Stato è in mano ai terroristi”
L’Italia preoccupata dalla situazione in Siria. “È molto forte ora la preoccupazione anche per la Siria. La caduta del regime è una svolta storica”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Conferenza degli Ambasciatori alla Farnesina, ricordando che è stato “inviato un capo missione per essere vicini alla popolazione”.
Kaja Kallas:”Abbiamo detto tutti che non vogliamo vedere estremismo, nessuna radicalizzazione”. L’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, nella conferenza stampa conclusiva del Consiglio Esteri, ha dichiarato che “per ora si va nella giusta direzione, perché in questo momento stanno dicendo le cose giuste, ma non tutti sono convinti che faranno le cose giuste”. “Ciò che tutti vogliono – ha aggiunto la Kallas – è evitare gli errori commessi con la Libia e l’Afghanistan, cose simili in cui è rimasto un vuoto e conosciamo i problemi con quei Paesi. La Siria ha un futuro pieno di speranza ma incerto, dobbiamo vedere che questi passi vadano nella giusta direzione”.
Secondo la Kallas, “Né la Russia né l’Iran dovrebbero avere un ruolo nel futuro della Siria”. “La presenza della Russia in Siria è un tema che è stato discusso, e molti ministri degli esteri hanno ripreso la questione per dire che dovrebbe essere una condizione per la nuova leadership, che si liberino anche dell’influenza russa”. A cominciare dalle “loro basi da cui conducono anche attività verso l’Africa e i vicini del sud”. Quindi “questa è sicuramente una preoccupazione anche per la sicurezza europea”.
Michael Ohnmacht incaricato dei contatti con la Siria. L’alto diplomatico europeo che si occuperà di prendere contatti con la nuova leadership siriana, a Damasco, è – a quanto si apprende – Michael Ohnmacht, l’attuale incaricato d’affari per la Siria. L’Ue ha infatti una delegazione permanente a Beirut e sinora ha ‘coperto’ la Siria dal Libano.
Ursula von der Leyen vede re Abdullah II ad Amman. La presidente della Commissione Ue ha espresso il pieno sostegno dell’Europa alla Giordania e promesso che l’Ue lavorerà a stretto contatto con il Paese e con gli altri partner,” per garantire una transizione politica in Siria, in linea con i principi stabiliti nella risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. “Intensificheremo la fornitura di aiuti umanitari attraverso la Giordania e sosterremo il rapido ripristino dei servizi e delle infrastrutture di base. Sono ansiosa di accogliere il re Abdullah II a Bruxelles all’inizio del 2025. Insieme avvieremo un partenariato strategico rafforzato tra l’UE e la Giordania”, ha aggiunto la von der Leyen.
Abu Muhammad al-Jolani incontra Pedersen. Il leader islamista siriano il cui gruppo ha guidato l’offensiva che ha rovesciato Bashar al-Assad, ha incontrato l’inviato delle Nazioni Unite Geir Pedersen, a Damasco. I due hanno discusso “dei cambiamenti avvenuti sulla scena politica che rendono necessario aggiornare” una risoluzione del 2015 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che stabiliva una tabella di marcia per una soluzione politica in Siria, “per adattarla alla nuova realtà”, si legge nella dichiarazione finale.