Siria: Consiglio di sicurezza Onu adotta allʼunanimità la tregua umanitaria
Il fatto però che nel testo non sia prevista una data per l’entrata in vigore del cessate il fuoco è sicuramente un elemento di incertezza. Quel “senza indugi” non è una garanzia per la popolazione di Ghouta, la cui situazione si fa di giorno in giorno più grave. Poche ore prima del voto al Palazzo di Vetro Medici senza Frontiere ha evidenziato come soccorrere i civili e prestare cure mediche è sempre più difficile: gli ospedali e le strutture sanitarie supportate da Msf hanno ricevuto più di 2.500 feriti e oltre 520 morti in cinque giorni. Molte delle vittime sono donne e bambini.
Il testo è stato modificato più volte per venire incontro alla Russia di cui si intendeva evitare il veto e chiede che tutte le parti cessino le ostilità senza ritardi per almeno 30 giorni consecutivi in Siria per una pausa umanitaria duratura. L’obiettivo, si legge, è “di permettere la consegna regolare di aiuti umanitari, di servizi, e l’evacuazione medica dei malati e dei feriti più gravi”. E ancora: “Non è un accordo di pace complessivo per la Siria, ma un passo che può portare a una de-escalation della violenza”, ha detto l’ambasciatore svedese Olof Skoog, che con il collega del Kuwait aveva condotto il negoziato.
Esenti dal cessate il fuoco saranno gli attacchi contro Isis, Al Qaeda e Al Nusra: una richiesta di Mosca che dal 2011 ha posto 11 veti su risoluzioni per la Siria, ma questa volta ha votato a favore.