Siria, i curdi accusano i turchi “usano fosforo e napalm”. Conte ha chiesto a Erdogan di ritirare le truppe
Secondo le autorità curdo-siriane le forze turche avrebbero usato armi chimiche (fosforo bianco e napalm) dopo aver riscontrato un’inaspettata resistenza curda, in particolare nella città di Ras al Ayn. In un ospedale sarebbero ricoverati alcuni bambini con gravi ferite da ustioni ma non è possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle immagini.
Ankara dal canto suo respinge le accuse dei curdi siriani e attraverso il ministro della Difesa precisa: “Tutti sanno che l’esercito turco non ha armi chimiche. Alcune informazioni ci indicano che” le milizie curde dello “Ypg usano armi chimiche per poi accusare la Turchia”.
Intanto, secondo quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Nel corso della conversazione durata oltre un’ora, Conte ha ribadito che l’Italia ritiene inaccettabile l’azione militare avviata in Siria. Durante il colloquio “non sono mancati momenti di forte tensione a fronte del fermo e reiterato invito del presidente Conte ad interrompere questa iniziativa militare, che ha effetti negativi sulla popolazione civile”. Conte ha chiesto a Erdogan di ritirare le truppe.
In una lettera datata 9 ottobre e “gettata nella spazzatura” dal presidente turco Erdogan, Donald Trump scriveva: “Non fare il duro” o “non fare lo scemo”, “lavoriamo a un buon accordo. Tu non vuoi essere responsabile del massacro di migliaia di persone, e io non voglio essere il responsabile della distruzione dell’economia turca”.
La crisi siriana sarà anche sul tavolo del Consiglio europeo in programma oggi a Bruxelles, con Conte. Mentre a Istanbul il presidente turco incontrerà il vicepresidente americano Mike Pence.