Stati Uniti, prima intervista a Kamala Harris: “Anche un repubblicano al governo”
Tanta sostanza e poche promesse. Così Kamala Harris e Tim Walz superano la loro prima attesa intervista dopo la nomination alle presidenziali USA 2024. Alla Cnn la candidata presidente e il suo vice hanno risposto alle domande dall’anchor Dana Bash, affrontando temi interni a stelle e strisce ma anche altre questioni delicate come quelle della politica estera. Poi l’annuncio: in caso di elezione ci sarà anche un repubblicano nell’amministrazione Harris.
E questa è stata l’unica vera novità. Per il resto Harris e Walz si sono “limitati” a rispondere alle domande che erano state proposte. “Ho trascorso la mia carriera invitando alla diversità di opinioni. Penso che sia importante avere persone al tavolo che hanno opinioni ed esperienze diverse quando vengono prese alcune delle decisioni più importanti”, ha detto Harris che ha poi ammesso alcuni cambiamenti nelle sue posizioni politiche. Ad esempio, lei ha sempre creduto che “la crisi climatica sia reale, una questione urgente”, citando le leggi e gli investimenti dell’amministrazione Biden in materia. Ma ha promesso che da presidente non vieterà il fracking – la controversa tecnica per estrarre gas e petrolio dalle rocce che alimenta un settore chiave nello stato in bilico della Pennsylvania – anche se in passato era per il bando.
Quindi, sul fronte della politica estera, Harris ha risposto a delle domande relative alla questione in Medio Oriente e ha ripetuto che “si deve ottenere un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi”, rivendicando il diritto di Israele a difendersi e rilanciando la soluzione dei due Stati. Sulla fornitura delle armi Usa all’alleato non ci sara’ alcun cambiamento, ha precisato.