Stati Uniti, Walz è il vice Harris. Ora anche la nomina formale: Clint e Pelosi a sostegno

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Mancava solo un pizzico di formalità che puntualmente è arrivata: Tim Walz, governatore del Minnesota, ha accettato la nomination a vicepresidente di Kamala Harris per le presidenziali negli Stati Uniti. È accaduto nelle scorse ore nella convention democratica di Chicago. “Sono cresciuto in una piccola città del Nebraska, nella mia scuola c’erano 24 ragazzini e nessuno di loro è andato a Yale” ha detto Walz in una parte del suo intervento, lanciando una frecciata al rivale repubblicano James David Vance, cresciuto nello stesso Stato, che ha frequentato il prestigioso college.

Walz ha concluso il suo discorso di accettazione della nomination con una metafora sportiva: “Abbiamo la squadra vincente e segneremo il punto”, ha detto prima di aggiungere che “Kamala Harris è pronta a guidare il Paese”. Un’ovazione – a dire il vero – c’è stata all’ingresso sul palco dell’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton.

Clinton ha tessuto le lodi del presidente Joe Biden, ricordando che è “stato al fianco dell’Ucraina”; ha sottolineato il “senso del servizio” di Biden, a cui la platea ha risposto intonando il coro “grazie Joe”. “Ho compiuto due giorni fa 78 anni – ha ricordato scherzosamente – ma posso dire di sentirmi più giovane di Donald Trump”, che ha la stessa età. Bill Clinton ha fatto il confronto tra Donald Trump e Kamala Harris, dicendo che uno “ci vuole riportare indietro”, mentre l’altra “avanti”.

Alla convention di Chicago era atteso anche l’intervento di Nancy Pelosi, già attaccata più volte da Trump nel corso dei suoi comizi. Pelosi ha iniziato il suo discorso con un omaggio a Biden, ricordando i successi dell’amministrazione. Quindi la risposta al Tycoon: “Trump il 6 gennaio del 2021 ha attaccato la democrazia e noi Democratici l’abbiamo salvata. Dobbiamo scegliere dei leader che credono in elezioni libere e rispettano il pacifico trasferimento del potere. E la scelta non potrebbe essere più chiara: Harris e Walz”, ha detto l’ex speaker della Camera.