Tregua umanitaria a Gaza per vaccinazioni. Tensioni in Ue, Borrell: “Sanzioni ai ministri di Israele”

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Hamas ha accettato di rispettare una tregua umanitaria fino a sette giorni a Gaza per effettuare una campagna di vaccinazione contro la poliomielite tra la popolazione locale. La tregua, secondo quanto riferito dall’Egitto e dagli Stati Uniti la scorsa settimana, sarebbe indipendente da qualsiasi accordo tra Israele e Hamas.

In giornata l’ufficio di Netanyahu aveva negato di aver autorizzato una tregua, anche se aveva fatto sapere che la decisione era stata presentata al gabinetto di sicurezza. Intanto un comandante dell’intelligence della Jihad islamica palestinese è stato ucciso ieri in un attacco con un drone a Rafah. Lo ha reso noto l’esercito israeliano dichiarando che il comandante aveva preso parte all’attacco del 7 ottobre. Fonti militari israeliane hanno aggiunto che la Brigata Rafah è “crollata” a seguito dell’offensiva in corso da parte dello stato Ebraico e sarebbero stati neutralizzati circa l’80% dei tunnel di Hamas nella zona di confine tra Egitto e Gaza.

Tensione intanto nell’Ue sulle dichiarazioni dell’alto rappresentante Borrell che propone di togliere le limitazioni sull’uso delle armi occidentali inviate all’Ucraina e di sanzionare i ministri di Israele che hanno lanciato messaggi d’odio, incitazione a commettere crimini di guerra contro i palestinesi. Immediata la replica del ministro degli Esteri Tajani: “I limiti per Kiev per quanto riguarda le armi italiane restano e l’idea di sanzionare esponenti del governo israeliano è irreale”. Anche il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, a margine della riunione odierna a Bruxelles, ha criticato la proposta di Borrell di sanzionare due ministri israeliani. “Una tale mossa – ha avvertito Szijjártó – minerebbe gravemente le relazioni Ue-Israele”.