Trump, talpa Cia: la Casa Bianca tentò di coprire telefonata con Zelensky
Donald Trump sollecitò interferenze sulle elezioni del 2020 da parte dell’Ucraina e la Casa Bianca tentò di insabbiare i contenuti della telefonata con Zelenski. È la sintesi esplosiva della denuncia dell’informatore che ha lanciato l’allarme facendo scattare il caso di impeachment. La “talpa” in questione, secondo quanto riporta il New York Times, sarebbe un analista della Cia che ha prestato servizio presso la Casa Bianca. L’identità dell’agente però, che ora vive sotto protezione, rimane segreta. L’uomo ha raccontato dunque che la Casa Bianca, con un’azione di copertura, tentò di insabbiare i contenuti della telefonata tra DonaldTrump e Volodymyr Zelensky. Una telefonata per mettere pressioni al leader ucraino chiedendo più volte di indagare su colui destinato ad essere il suo probabile avversario nelle elezioni presidenziali del prossimo 3 novembre, Joe Biden.
La vicenda ha aperto la strada al clamoroso avvio dell’indagine per impeachment, con la posizione del tycoon che sembra aggravarsi di ora in ora. Anche perché tra i membri del Congresso cresce il consenso a favore della messa in stato di accusa del presidente: alla Camera già 218 deputati si sono espressi a favore dell’impeachment, quanto basta per spedire Trump a processo nell’aula del Senato.
Nelle nove pagine rese note dall’House of intelligence, l’informatore conferma che Trump avrebbe usato il suo potere per spingere i leader stranieri a influenzare le elezioni presidenziali del 2020. Nel documento emerge tutta la preoccupazione di un gruppo di funzionari dell’amministrazione per un uso del potere spregiudicato da parte di Trump. Ma la ricostruzione fa emergere anche altro: nei giorni seguenti al colloquio, gli uomini del presidente tentarono in tutti i modi di bloccarne i contenuti e di far sparire soprattutto la trascrizione parola per parola della telefonata. “Funzionari della Casa Bianca mi hanno detto di aver ricevuto indicazioni dai legali del presidente di rimuovere la trascrizione elettronica dal sistema computerizzato interno in cui trascrizioni simili sono solitamente conservate”, si legge nella denuncia.
Un furioso Donald Trump si difende e attacca: “Quei funzionari sono come delle spie, e le spie andrebbero punite per tradimento, come ai vecchi tempi”. Torna alla carica sul tycoon Hillary Clinton: Donald Trump è un “chiaro pericolo”, una “minaccia per gli Stati Uniti”, ha commentato l’ex segretario di Stato e candidato democratico alla Casa Bianca, in un’intervista a Cbs di cui sono stati diffusi degli estratti. Clinton definisce Trump un “tornado umano corrotto”.