Trump torna alla Casa Bianca, subito la firma sui primi ordini esecutivi

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Il neo presidente americano Donald Trump pochi minuti dopo il suo insediamento, ha firmato in Senato i primi decreti e atti di nomina ufficiali della sua nuova Amministrazione alla presenza del vicepresidente JD Vance e dei leader del Congresso. Nel tardo pomeriggio Trump ha poi firmato una serie di altri sette ordini esecutivi, tra cui la revoca di 78 leggi emanate da Joe Biden tra cui un ordine esecutivo che obbligava le agenzie federali ad estendere le proibizioni sulla discriminazione sessuale; un ordine che richiedeva ai nominati del ramo esecutivo di firmare un impegno etico; un ordine che consentiva alle persone transgender di servire nell’esercito; e un ordine che vietava il rinnovo dei contratti con le prigioni private.

Trump ha quindi firmato l’ordine esecutivo per l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. Tra gli ordini emanati anche una direttiva affinché le agenzie federali affrontino la questione del costo della vita, lo stop a nuovi regolamenti e assunzioni da parte del governo federale fino a nuovo ordine e una direttiva per “mettere fine all’uso politico” della agenzie federali contro gli avversari politici.

In serata Trump ha firmato l’ordine esecutivo per la grazia ai rivoltosi del 6 gennaio 2021. Gli assalitori di Capitol Hill condannati sono detenuti in un carcere di Washington. Il presidente ha dichiarato che i suoi provvedimenti di grazia copriranno “circa 1.500 persone per un perdono completo”.
Tra gli altri ordini esecutivi, ha messo fine al diritto di cittadinanza per nascita, stabilito dalla Costituzione americana, il cosiddetto ius soli. Per quanto riguarda l’immigrazione ha inoltre proclamato l’emergenza nazionale al confine meridionale, attivando l’uso di risorse e personale del Pentagono che saranno dispiegati e utilizzati per costruire il muro di confine.
Salvato anche TikTok: “E’ un’app che usano i giovani e se la Cina ruba i dati dei giovani, sinceramente, non è un grande problema”, ha detto il tycoon nello Studio Ovale. “Abbiamo problemi più grossi”.

Poi, come già avvenuto durante il suo primo mandato, Trump ha firmato l’ordine esecutivo per uscire dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Il presidente da tempo lamentava la quantità di finanziamenti pro capite che gli Stati Uniti forniscono all’Oms e l’ha confrontata con la quantità di denaro inviata dalla Cina.
“Deporterò milioni e milioni di migranti illegali”, ha detto il presidente nel suo discorso di insediamento annunciando la dichiarazione di emergenza al confine col Messico e l’invio dell’esercito. I primi decreti firmati vanno proprio in questo senso e includono il ripristino della politica ‘Remain in Mexico’ oltre all’avvio delle procedure per cambiare il nome al Golfo del Messico, facendolo diventare Golfo d’America.

Parlando “dell’oro nero che scorre sotto i nostri piedi”, Trump ha proclamato l’emergenza energetica nazionale per spingere quel “drill baby drill” – l’espansione delle trivellazioni – che ha promesso in campagna elettorale.
Fra i primi provvedimenti che Trump ha firmato ce n’è uno che ordina all’amministrazione federale di riconoscere solo due sessi, maschio e femmina. “Stabilirà come realtà biologica gli uomini e le donne e proteggerà le donne dall’estrema ideologia di genere”, ha fatto sapere la Casa Bianca.