Ucraina, Biden stronca il piano della Cina: “Se piace a Putin non va”
Il presidente americano Joe Biden liquida la proposta della Cina per una soluzione della guerra in Ucraina. “Se a Putin piace, come può essere un buon piano?”, ha tagliato corto Biden a una domanda sul documento di 12 punti promosso dal presidente Xi Jinping, che sollecita una “soluzione politica”, il ritiro delle sanzioni e invita tutti a sostenere Russia e Ucraina nella ripresa “del dialogo diretto” il più rapidamente possibile.
“Ci sono vantaggi solo per la Russia in quel piano”, ha rincarato il presidente Usa in un’intervista a Abc News sottolineando che l’idea che la Cina “negozi l’esito di una guerra totalmente ingiusta per l’Ucraina non è razionale”. Mentre, ha assicurato, se il Dragone fornisse armi alla Russia gli Usa “risponderebbero”.
Dopo le bocciature di Ue, Usa e Nato, anche i leader ucraini hanno espresso giudizi più netti. Nel documento “ci sono vari elementi sui quali siamo d’accordo, ma almeno uno su cui non lo siamo, ed è la richiesta della fine delle sanzioni unilaterali”, ha notato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. Bocciatura piena per il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak: “Se si pretende di essere un attore globale, non si offre un piano irrealistico. Non si scommette su un aggressore che ha violato la legge internazionale e che perderà la guerra. Non è lungimirante. Cina, la finestra di opportunità non è infinita”, afferma in un tweet.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dal canto suo, ha accolto con favore alcuni elementi della mossa cinese ma ha chiarito che solo il Paese in cui si sta combattendo una guerra dovrebbe essere iniziatore di un piano di pace, puntando ancora a incontrare Xi e notando che il piano di Pechino sembra dimostrare che “c’è rispetto per la nostra integrità territoriale e per i problemi di sicurezza”.