Ucraina, Casa Bianca: “Zelensky non vuole la pace”. Dall’Europa: “Con l’Ucraina aggredita”

“Non importa chi guiderà l’Ucraina, purché questa persona sia pronta a risolvere pacificamente il conflitto con la Russia”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo il violento scontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale. Lo riporta l’agenzia Interfax. Più conciliante Zelensky, che in un’intervista sulla rete conservatrice Fox News si dice “grato agli Stati Uniti per il loro sostegno”. Lo stesso però non pensa di doversi scusare con Trump per l’acceso scambio alla Casa Bianca, pur riconoscendo si sia trattato di “un brutto momento”.

All’attacco di Zelensky anche il Segretario di Stato americano, Marco Rubio che, in un’intervista alla Cnn, ha esortato il leader ucraino a “scusarsi per aver trasformato questa vicenda nel fiasco che è diventato per lui”. Rubio ha poi affermato che “quando si inizia a parlare in modo così aggressivo, non si riesce a portare le persone al tavolo”. “E poi si comincia a pensare che forse Zelensky non vuole un accordo di pace. Dice di volerlo – ha concluso – ma forse non lo vuole”.

Per ora mentre si profila l’ipotesi di uno stop immediato della Casa Bianca agli aiuti militari a Kiev, l’Europa si schiera con l’Ucraina ed esprime sostegno al presidente Volodymyr Zelensky. In un post sui social media Kaja Kallas, l’alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha scritto: “L’Ucraina è l’Europa! Siamo al fianco dell’Ucraina. Faremo avanti il nostro sostegno in modo che possano continuare a combattere l’aggressore. Oggi è diventato chiaro che il mondo libero ha bisogno di un nuovo leader. Sta a noi, europei, raccogliere questa sfida”.

“La tua dignità onora il coraggio del popolo ucraino. Non sei mai solo”, dicono le presidenti della Commissione von der Leyen e del Parlamento Metsola: “Continueremo a lavorare con voi per una pace giusta e duratura”. Stessa linea del presidente di turno del Consiglio europeo, il polacco Tusk, dal presidente francese Macron, dal cancelliere tedesco Scholz, dal premier spagnolo Sanchez. Meloni chiede invece un vertice ‘immediato’ Usa-Ue-Nato: “Ogni divisione dell’Occidente ci rende più deboli”.