Ucraina e difesa, oggi a Bruxelles il Consiglio Ue straordinario


Oggi il Consiglio europeo straordinario in programma a Bruxelles, si preannuncia complicato. Sarà il primo vertice a 27 da quando l’amministrazione Trump ha impresso una decisa accelerazione ai tentativi di mettere fine al conflitto in Ucraina. Non è chiaro come si muoveranno Ungheria e Slovacchia, che hanno posizioni diverse dagli altri 25 Stati.
Una fonte diplomatica europea spiega che il vertice servirà per “fare chiarezza” e fissare alcuni paletti, che servano ad evitare che si ascoltino “cacofonie” al tavolo con gli americani, quando sarà il momento. La fonte spiega anche che il rischio è alto e che occorre concordare un minimo di “basilari”, per poi procedere con i prossimi passi.
Il summit verrà aperto da uno “scambio di vedute” con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, dopo lo scontro della settimana scorsa alla Casa bianca, sta tentando di recuperare un rapporto con Washington, ha ordinato la sospensione di tutti gli aiuti militari essenziali degli Stati Uniti all’Ucraina contro la Russia. Fonti europee hanno dato per certa la presenza di Zelensky al summit di oggi.
Il sostegno all’Ucraina e la difesa comune europea. Sono questi i due temi cardine al centro del Consiglio europeo convocato per oggi a Bruxelles. I 27 in pratica devono concordare la loro posizione sul conflitto e le eventuali garanzie di sicurezza che possono fornire per accompagnare l’accordo di pace, anche per venire incontro alle richieste degli Stati Uniti. Un confronto che parte dalle proposte avanzate dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen nel suo piano ReArm Europe: il prestito congiunto da 150 miliardi; la sospensione del Patto di stabilità per permettere agli Stati di investire nella difesa; la possibilità di utilizzare i fondi di Coesione per il riarmo; il maggiore impegno della Banca europea per gli investimenti e, infine, l’aumento dei fondi privati. Domani poi il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, con Ursula von der Leyen e l’Alta rappresentante Kaja Kallas, farà un ‘debriefing’ ai leader extra-Ue che negli ultimi giorni sono diventati partner fondamentali, Regno Unito, Norvegia e Turchia in primis.