Ucraina, Kiev all’Occidente: “Altre armi o perderemo”. Putin si paragona a Pietro il Grande
107esimo giorno di guerra in Ucraina. Il vice-capo degli 007 di Kiev ha dichiarato al Guardian che stanno perdendo contro la Russia in prima linea e che ora dipendono quasi esclusivamente dalle armi fornite dall’Occidente. Secondo l’intelligence britannica, a Severodonetsk le truppe di Mosca avanzano ma lentamente. Il presidente ucraino Zelensky, nel consueto videomessaggio notturno, conferma: “Le nostre forze stanno tenendo duro”. Cinque civili sono stati uccisi e 14 sono rimasti feriti durante i bombardamenti russi su Kharkiv. Mentre a Mariupol crescono i timori per una grave epidemia di colera. L’intelligence del ministero della Difesa britannico, in un tweet sull’aggiornamento quotidiano della situazione in Ucraina, scrive che “i servizi medici nella città portuale sono probabilmente vicini al collasso”. Da maggio sono stati infatti segnalati casi isolati di colera, “una grave epidemia aggraverà ulteriormente la situazione”.
Vladimir Putin intanto, nei commenti rilasciati alle tv russe in occasione del 350esimo anniversario dalla nascita di Pietro il Grande, si paragona allo zar tracciando un parallelo tra quelle che ha descritto come imprese storiche gemelle per riconquistare le terre russe. “Spetta a noi rafforzare il Paese” dice il leader del Cremlino tornando nuovamente a giustificare l’invasione dell’Ucraina. “Riusciremo sicuramente – ha aggiunto – a risolvere i compiti che dobbiamo affrontare”.
Nel frattempo l”Ue accelera sul via libera alla concessione dello status di candidato all’Ucraina. Dopo aver esaminato le due parti del questionario consegnato da Kiev a Bruxelles su impegni e requisiti per ottenere lo status, la settimana prossima Bruxelles potrebbe varare l’attesa raccomandazione.