Ucraina: l’esercito russo entra a Kharkiv, Kiev è sotto assedio. Trovato accordo per uscita dallo Swift
Continua la guerra in Ucraina. La capitale Kiev è sotto assedio e sotto bombardamento. Ma non è l’unica città che potrebbe cadere.
Invito alla popolazione a raggiungere un rifugio è rivolto nelle città di Rivne e Lutsk, nel nord ovest dell’Ucraina. La città che sta passando le ore più difficili è Kharkiv: l’esercito russo sta entrando, ed intanto ha colpito un palazzo di nove piani uccidendo una donna. Sarebbero 471, fonti del Cremlino, i soldati ucraini arrestati. Secondo l’Onu, sarebbero 64 i morti civili da quando è iniziata l’invasione russa giovedì scorso. I feriti sono oltre 240 per le Nazioni Unite, ma il bilancio potrebbe essere molto più pesante.
Durante i bombardamenti su Kiev dell’esercito russo, sono stati colpiti un sito per lo smaltimento dei rifiuti nucleari. L’edificio è rimasto intatto, ma i danni hanno sprigionato fumi tossici e le autorità hanno invitato la popolazione a non uscire di casa. Altro punto strategico colpito è un deposito petrolifero alle porte di Kiev: stessa situazione già descritta, con fumi tossici fuoriusciti dal sito e l’invito alla popolazione.
La politica, tra dichiarazioni, minacce e congetture, continua a lavorare. Per il presidente ucraino Zelensky ci sono circa 100mila invasori sul territorio,e poi via Twitter ringrazia Papa Francesco per la solidarietà: “Grazie al Pontefice per la preghiera per la pace in Ucraina e il cessate il fuoco. Il popolo sente il sostegno spirituale di Sua Santità”. Questo il messaggio sul social network. Secondo il presidente americano Biden “l’alternativa alle sanzioni è la terza guerra mondiale”, mentre per l’ex inquilino della Casa Bianca Trump “Putin è una persona intelligente, mentre chi ci governa è stupido”.
Intanto Unione Europea, Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada hanno raggiunto un accordo per rimuovere alcune banche russe dal sistema di pagamento Swift. “Faremo in modo che Putin non utilizzi più i suoi fondi di guerra”, comunica la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che poi lancia un allarme: “A poche decine di chilometri dal confine orientale dell’Unione Europea, l’esercito russo sta compiendo azioni barbare durante la sua invasione dell’Ucraina” e poi ha aggiunto: “Allo stesso tempo, il mondo intero sta assistendo alla resistenza determinata e coraggiosa dell’esercito e della popolazione ucraini”.