Ucraina, verso la linea dura: l’Ue valuta nuove sanzioni alla Russia
L’Unione Europea sta valutando nuove sanzioni nei confronti della Russia e sta invitando tutte le parti alla “massima moderazione per un allentamento” della tensione dopo quanto avvenuto nel mar d’Azov. Lo afferma un portavoce della Commissione europea esprimendo grande preoccupazione per la situazione. Prosegue il lavoro dell’Unione per valutare l’eventualità di nuove sanzioni con l’aggiunta di persone o entità alla lista nera che vieta i viaggi e prevede il congelamento dei beni per le pressioni della Russia sull’Ucraina.
Intanto, lo scambio di accuse reciproche tra Mosca e Kiev sulla responsabilità dell’incidente non accenna a placarsi: per gli 007 russi le navi della Marina ucraina sono entrate illegalmente nelle acque territoriali della Russia su esplicite istruzioni delle autorità di Kiev e due agenti dell’Sbu, i servizi di sicurezza ucraini, erano a bordo per coordinare una “provocazione” a scopi essenzialmente pre-elettorali. L’Ucraina, invece, sostiene di aver avvisato i russi del tragitto del convoglio e che le sue navi sono state attaccate “in acque internazionali”. Una ventina di marinai ucraini sono in stato di fermo e tre di loro sono finiti all’ospedale a causa dello scontro a fuoco.
Tensione alle stelle, intanto, in Ucraina dove sono scoppiati disordini e manifestazioni contro la Russia. Il presidente Petro Poroshenko ha firmato un decreto con cui impone la legge marziale. Una mossa che il Cremlino ha definito come “un intrigo elettorale” e che, sempre secondo la Russia, costituisce una minaccia per il sud-est del Paese e pone il rischio di una escalation del conflitto.