Ucraina, vertice a Londra in un clima di emergenza. Meloni chiama Trump
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Lo strappo tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, consumato in diretta mondiale dallo Studio Ovale venerdì scorso, fa tremare l’Europa. Nel Vecchio Continente e tra i suoi leader si respira così un clima da emergenza, tra pressioni a Kiev e inviti alla calma e alla riconciliazione tra le due parti, nella speranza che il rapporto si possa ricucire a breve termine e senza troppi danni. E’ in questo clima che oggi i leader dei Paesi Ue si riuniranno a Londra per il summit, convocato dal primo ministro britannico Keir Starmer prima del botta e risposta alla Casa Bianca e che ora appare sempre più necessario.
Incentrato sulla sicurezza dell’Ucraina (e dell’Europa), il summit avrà luogo a Lancaster House. Per l’occasione, cruciale per il futuro di Kiev ma anche dell’Ue che teme una nuova reazione di Putin galvanizzato dall’apertura Usa a Mosca, Starmer ha invitato a Londra il presidente ucraino e più di dieci leader europei: al centro dell’agenda, le garanzie di sicurezza che i diversi Paesi potrebbero offrire a Kiev in caso di cessate il fuoco con la Russia.
Intanto ieri il Regno Unito ha annunciato lo stanziamento di un prestito di ulteriori 2,26 miliardi di sterline, da spalmare nei prossimi anni, all’Ucraina per sostenerla di fronte alle conseguenze della guerra con la Russia. Lo ha reso noto il governo di Londra dopo l’incontro a Downing Street fra il premier Keir Starmer e il presidente Volodymyr Zelensky. L’accordo verrà sottoscritto dai due titolari delle Finanze: il ministro ucraino Marchenko e la cancelliera dello Scacchiere britannica, Rachel Reeves. Zelensky ha affermato che il prestito “sarà utilizzato per produrre armi in Ucraina”. Lo scrive sul suo canale Telegram.
L’incontro. Francia, Germania, Danimarca, Italia Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Finlandia, Svezia, Repubblica Ceca e Romania tra i Paesi presenti al vertice, che vedrà la partecipazione del segretario generale della Nato Mark Rutte, della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e del presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Presenti inoltre la Turchia e, a sorpresa, anche il Canada. Ottawa ha infatti confermato ieri sera la partenza per la capitale britannica di Justin Trudeau, che non era stato citato tra i leader invitati da Starmer quando, durante la sua visita a Washington dei giorni scorsi, il premier britannico aveva parlato del summit. Un vertice nato in origine per “portare avanti” l’azione sull’Ucraina e sulla sicurezza e che ovviamente ora avrà sul tavolo anche lo strappo tra Usa e Ucraina.
Intanto ieri sera la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump. A renderlo noto è Palazzo Chigi, all’indomani dello scontro in diretta mondiale tra i leader di Washington e Kiev.
Un vertice tra Stati Uniti e Ue, questa la proposta che la premier porterà oggi al tavolo dei leader europei. Dopo il burrascoso incontro tra Trump e Zelensky, la presidente del Consiglio ha invitato “l’Occidente a non dividersi” chiedendo “un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati”. Un incontro, spiegava la premier, “per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro”.