Ursula von der Leyen: “piano di riarmo da 800 miliardi”. Da Trump stop agli aiuti militari a Kiev


L’Europa è pronta a riarmarsi. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando alla stampa il suo piano Rearm Europe per potenziare la difesa europea e garantirsi resilienza e sicurezza. “Nei vari incontri delle ultime settimane, l’ultimo dei quali a Londra, la risposta delle capitali europee è stata tanto clamorosa quanto chiara: siamo in un’era di riarmo e l’Europa è pronta ad aumentare massicciamente la spesa per la difesa”, ha detto la von der Leyen, “sia per rispondere all’urgenza di agire a breve termine e per sostenere l’Ucraina, sia per affrontare l’esigenza a lungo termine, di assumerci maggiori responsabilità per la nostra sicurezza europea”.
Il Piano Ue in 5 punti. “Viviamo in tempi pericolosi, la sicurezza dell’Europa è minacciata in modo serio, ha sottolineato von der Leyen. “la questione ora è se saremo in grado di reagire con la rapidità necessaria”. A pochi giorni dal vertice straordinario sulla difesa ha, quindi, illustrato per sommi capi il il piano Rearm Europe plan in cinque punti. “Proporremo di attivare le clausole nazionali di salvaguardia” del Patto di stabilità a sostegno della difesa, ha spiegato. “Se gli Stati membri aumentassero la loro spesa per la difesa dell’1,5% del Pil in media, ciò potrebbe creare uno spazio fiscale di circa 650 miliardi di euro in un periodo di quattro anni”.
Ursula von der Leyen: “Spendere meglio e insieme per la difesa europea”. La presidente della Commissione europea ha parlato di “Un nuovo strumento” che “fornirà 150 miliardi di euro di prestiti agli Stati membri per investimenti nella difesa”, per un totale di 800 miliardi. Si tratta fondamentalmente di spendere meglio e spendere insieme”. “Parliamo – ha aggiunto la von der Leyen-, di domini di capacità paneuropei come, ad esempio, la difesa aerea e missilistica, i sistemi di artiglieria, i missili e i droni, munizioni e sistemi anti-drone, ma anche di rispondere ad altre esigenze, dalla mobilità informatica a quella militare. Ad esempio, questo aiuterà gli Stati membri a mettere in comune la domanda e ad acquistare insieme. E naturalmente, con questa attrezzatura, gli Stati membri possono aumentare notevolmente il loro supporto all’Ucraina”.
Intanto gli Usa hanno sospeso tutti gli aiuti militari a Kiev. Il vicepresidente Usa JD Vance spiega che Trump sarà pronto a nuovi colloqui con Zelensky quando il presidente dell’Ucraina mostrerà il suo vero impegno a risolvere il conflitto con Mosca. “Vogliamo portare i russi al tavolo delle trattative.”: lo ha detto il Segretario di Stato americano, Marco Rubio.
Sei mesi di autonomia per Kiev dopo lo stop degli aiuti Usa. Secondo il deputato ucraino Fedor Venislavsky, l’Ucraina ha un margine di sicurezza di circa sei mesi dopo lo stop di Donald Trump agli aiuti militari ucraini. Ora tutte le forze sono mobilitate per cercare delle alternative per l’approvvigionamento di armi di importanza critica. La dichiarazione del deputato è arrivata dopo la riunione a porte chiuse del Comitato per la sicurezza nazionale, la difesa e l’intelligence della Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino. Lo riporta Rbc Ukraina.
Mosca plaude allo stop di Trump. Secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Interfax, la sospensione delle forniture di armi dagli Stati Uniti all’Ucraina, se confermata, “potrebbe davvero spingere il regime di Kiev verso il processo di pace”.