Usa: Trump condannato nel processo Stormy Daniels
Con lo storico verdetto di colpevolezza, raggiunto all’unanimità dalla giuria di New York dopo due giorni di camera di consiglio nel caso della pornostar Stormy Daniels, Donald Trump è diventato il primo ex presidente americano condannato in un processo penale e diventa anche il primo candidato presidenziale a correre per la Casa Bianca come pregiudicato. Uno status che però non gli impedisce di essere eletto e fare il commander in chief. Il tycoon è stato ritenuto colpevole per tutti i 34 capi di imputazione che gli erano ascritti.
L’ex presidente americano ha commentato la sentenza all’esterno dell’aula del Tribunale, annunciando che “continuerà a combattere” e che si è trattato di un processo farsa condotto da un giudice corrotto. Lo stesso si è dichiarato innocente e, alludendo alle elezioni presidenziali di Usa 2024, ha aggiunto: “Il vero verdetto sarà il 5 novembre”, ha aggiunto alludendo alle elezioni presidenziali di Usa 2024.
Pochi minuti dopo la lettura del verdetto, il sito web ufficiale della campagna di Trump ha reindirizzato a una pagina di raccolta fondi in cui si dichiara che il tycoon è un “prigioniero politico”. “Sono stato appena condannato in un processo politico truccato da caccia alle streghe: non ho fatto niente di sbagliato. Hanno fatto irruzione in casa mia, mi hanno arrestato, mi hanno fatto la foto segnaletica, e ora mi hanno pure condannato”. In poche ora il sito ha registrati un boom di donazioni.
La condanna per Trump sarà stabilita in un’udienza successiva e può variare da un massimo di quattro anni di carcere alla messa in prova sino a una multa. I 34 capi d’imputazione contestati a Trump sono per aver falsificato dichiarazioni finanziarie e violato la legge elettorale, per coprire i 130mila dollari pagati nel 2016 dal suo allora avvocato Michael Cohen al fine di far tacere la pornodiva Stormy Daniels sul rapporto sessuale avuto con l’ex presidente. Negli USA falsificare i documenti aziendali è un reato minore ma contraffarli per coprire altri reati rappresenta una fattispecie più grave. Si sono sommati dunque vari capi d’accusa: violazione del finanziamento federale della campagna elettorale, reato elettorale statale e frode fiscale. Per ogni capo, la condanna comporta fino a quattro anni di reclusione, che però il giudice potrebbe decidere di fargli scontare in regime di libertà vigilata.