Venezuela. Maduro ufficializza il voto. Proteste: 16 morti in 24 ore
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Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha dichiarato vittoria dopo il voto per l’elezione dell’Assemblea costituente. “Abbiamo un’Assemblea costituente”, ha detto davanti a centinaia di sostenitori riuniti nel centro di Caracas. “Si tratta del voto più importante che la rivoluzione abbia mai avuto in 18 anni di storia”, ha aggiunto, facendo riferimento all’anno in cui Hugo Chavez arrivò al potere. I dati ufficiali parlano di un’affluenza del 41,5%, ma per l’opposizione l’astensione è dell’87%.
Molte nazioni in sud America e non, attaccano il presidente e queste votazioni e dichiarano che non riconosceranno l’esito dello scrutinio: finora gli stati contro Maduro sono Messico, Colombia, Perù e Argentina; il Cile parla di voto “illegittimo” mentre gli Stati Uniti condannano le violenze e parlano di “nuovo passo verso la dittatura“.
Continua intanto ad aggravarsi il bilancio dei morti causati dalle proteste. E’ di almeno 16 morti nelle ultime 24 ore il bilancio della repressione. Nonostante il governo abbia imposto per questa giornata il divieto di manifestare, i dimostranti sono scesi in pizza: scontri con le forze di sicurezza in varie città del Paese: sia a Caracas, sia negli Stati occidentali di Lara, Merida e Tachira, nonché in quelli centro-settentrionali di Carabobo e Aragua.
“Noi non riconosciamo questo processo fraudolento, per noi è nullo, non esiste“, ha detto uno dei leader dell’opposizione, Henrique Capriles, convocando una marcia contro quello ha definito un “massacro” e “una frode” elettorale. Capriles ha quindi indetto una manifestazione anche per mercoledi’, giorno dell’insediamento della Costituente.