Zelensky replica a Mosca: “A Sumy colpiti civili”. Trump: “E’ la guerra di Biden, non la mia”


Nuovo avvertimento del presidente ucraino Zelensky che mette in guardia il mondo sul pericolo Putin dopo la strage di Sumy: “Se non siamo fermi, lui avanzerà ulteriormente, la minaccia è reale. L’obiettivo finale è far rivivere l’impero russo e riconquistare i territori attualmente sotto la protezione della Nato. La situazione potrebbe degenerare in una guerra mondiale”, dice il leader di Kiev.
In un’intervista alla Cbs, Zelensky torna anche sullo scontro nello Studio Ovale accusando il vicepresidente Usa Vance: “Sta giustificando le azioni di Putin. Ho cercato di spiegargli che qui non si può cercare una via di mezzo ma credo purtroppo che negli Stati Uniti prevalgano le narrazioni russe”.
Trump dopo l’indignazione iniziale placa i toni: attacco “Terribile, ma mi hanno detto che è stato un errore”. Poi le accuse a Biden e Zelensky: “hanno fatto un lavoro orribile nel consentire” a questa guerra di iniziare. Il tycoon sul suo social Truth, ha poi sottolineato che il conflitto fra la Russia e l’Ucraina è la “guerra di Biden, non mia. Non ho nulla a che vedere con questa guerra, ma sto lavorando diligentemente per fermare la morte e la distruzione. Dobbiamo fermare la guerra rapidamente”.
Intanto il Cremlino si giustifica sostenendo che a Sumy non sono stati colpiti civili ma ‘una riunione di ufficiali ucraini’, e che ’60 militari’ sono stati uccisi. Inoltre il ministero della Difesa russo accusa Kiev di “usare la popolazione ucraina come scudo umano, organizzando eventi con la partecipazione di personale militare nel centro di una città densamente popolata”. Poi rilancia nuove accuse all’Europa: “Purtroppo, le capitali europee non sono inclini a cercare vie per negoziati di pace, ma piuttosto sono inclini a provocare ulteriormente il proseguimento della guerra”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.
Zelensky ribatte: “Tutti i siti danneggiati sono civili: condomini, negozi, un’area di servizio”. Oltre a Sumy, il leader ucraino fa sapere che nella notte sono stati colpiti “Odessa, Slovyansk, Uman, Kharkiv, Beryslav e altre città e villaggi”. Secondo il leader uucraino, “solo una vera pressione sulla Russia potrà fermare tutto questo. Sono necessarie sanzioni concrete contro i settori che finanziano la macchina di morte russa. Coloro che hanno provocato la guerra devono essere fermati e ritenuti responsabili delle loro azioni: è giusto così”.