Agricoltori, da giovedì mobilitazione a Roma. Bruxelles rivaluta i target chiesti all’agricoltura
È iniziata questa mattina un’altra settimana di protesta degli agricoltori. Oggi in Veneto c’è stato un corteo nel centro di Rovigo. Circa 250 mezzi dalla provincia di Arezzo sono partiti verso la Capitale per un nuovo presidio in zona Nomentana, organizzato da Riscatto agricolo. Le ragioni sono sempre le stesse: il costo di materie prime e carburanti aumenta, mentre i prodotti finiscono sul mercato allo stesso prezzo.
Il serpentone di circa 250 trattori si è spostato sulla Cassia. Massiccio il servizio d’ordine con la Digos che ha scortato il corteo. Dopo il presidio sulla Nomentana a Roma se ne prepara un quarto probabilmente a Cecchina, oltre a quelli già attivi a Valmontone, Torrimpietra e Civitavecchia. Lì dovrebbero confluire gli agricoltori in arrivo dalle province di Frosinone e Latina. Nella capitale sta anche arrivando qualche gruppo autonomo.
“Da giovedì inizierà la mobilitazione. I nostri mezzi confluiranno in diversi punti di raccolta attorno alla capitale e la settimana prossima ci sarà una grande manifestazione a Roma”. A dirlo Danilo Calvani, al termine di un incontro in questura a Roma. “Dobbiamo ancora stabilire i dettagli – poi aggiunge – Un nostro rappresentante salirà sul palco di Sanremo. Siamo in contatto con l’organizzazione del Festival”.
Intanto proprio sul fronte ecologia, la Commissione Ue sta rivalutando i target sui tagli delle emissioni di gas serra richiesti all’agricoltura per contribuire a raggiungere gli obiettivi climatici Ue al 2040. In una prima bozza Bruxelles chiedeva al settore una riduzione delle emissioni di almeno il 30% al 2040 rispetto ai livelli del 2015. Nell’ultimo documento trapelato, le cifre per il settore agricolo sono state cancellate. La decisione, dicono fonti vicine al dossier, sarà presa ai più alti livelli dell’esecutivo Ue.