Berlusconi: avanti con Gentiloni se “un nuovo Governo non si potesse formare”
In caso non si riuscisse a formare un governo dopo le elezioni sarebbe giusto “proseguire con Gentiloni, per consentire alle forze politiche una campagna elettorale non brevissima” che possa durare “almeno tre mesi” e tornare quindi al voto. Lo ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che ha aggiunto: “Escludo la possibilità di una grande coalizione con il Pd e non penso che ci sia alcuna possibilità di una non vittoria del Centrodestra”.
Intanto però c’è alta tensione con la Lega. Il leader Matteo Salvini dopo il no della commissione Giustizia del Senato alla sede deliberante per la legge Molteni ha dichiarato: “Sospendiamo qualsiasi tavolo e incontro con Silvio Berlusconi finché non avremo spiegazioni ufficiali sul voto contrario di FI all’iter veloce per la legge Molteni che cancella lo sconto di pena per i reati gravissimi”. “E’ una vergogna – incalza Salvini – è l’ennesimo affronto alle donne e a tutte le vittime di violenza”.Sul fronte delle alleanze Berlusconi esclude le larghe intese e la possibilità di una grande coalizione con il Pd e “non penso che ci sia alcuna possibilità di una non vittoria del centrodestra”. Il leader di Fi dice no anche ad una collaborazione con Angelino Alfano “non c’è nessuna possibilità. C’è stata una telefonata per un suo momento difficile, ora noi vediamo quali saranno i parlamentari che decideranno di schierarsi con il centrodestra, ma su di loro pesa la decisione di aver sostenuto un governo di centrosinistra, non entreranno in Fi ma faranno parte del quarto movimento dove c’è chi non dà vita delle formazioni cospicue”.“All’interno di FI c’è grande concordia sul fatto che bisogna rinnovarsi profondamente e molti parlamentari hanno già comunicato la loro intenzione di non ricandidarsi”. Dice ancora Silvio Berlusconi e a chi gli chiede se la volontà di non ricandidarsi sia spontanea l’ex premier replica così: “Ho ripetutamente affermato che FI presenterà protagonisti dell’impresa, delle professioni, dell’università, degli alti gradi del terzo settore, dedicherò tutto il mese di gennaio agli incontri”, spiega Berlusconi sottolineando: quella sulle liste “non sarà una decisione solo mia, ma una decisione comune di tutti i più rilevanti esponenti di FI”.