Berlusconi lancia Altra Italia: sarà federata a Forza Italia
Silvio Berlusconi lancia una nuova formazione politica. Si chiamerà Altra Italia: “È da qui – assicura l’ex premier – che potrà nascere il mio successore”. L’annuncio lo ha fatto nel nuovo libro di Bruno Vespa “Perché l’Italia diventò fascista” (e perché il fascismo non può tornare)”, in uscita mercoledì 6 novembre: “Penso alla creazione di due o tre nuclei di Altra Italia per ogni regione, prendendo anche il meglio delle liste civiche che si ispirano ai nostri valori – specifica – Una struttura giovane che si federi con Forza Italia senza ruoli di preminenza dell’una sull’altra”.
Insomma il leader di Forza Italia rilancia il progetto politico già nato qualche mese fa che mira a creare un grande polo moderato che possa unire tutti quei soggetti politici che si riconoscono nei valori e soprattutto nella tradizione politica degli azzurri. Da questa nuova avventura politica potrebbe nascere un nuovo leader capace di guidare, come ha sottolineato Berlusconi, Forza Italia nei prossimi anni.
Il Cavaliere manda poi un messaggio ai suoi: chi lascia Forza Italia non fa mai “bella fine politica”. Una frase quella del Cavaliere che serve a serrare i ranghi all’interno del partito dopo le turbolenze degli ultimi giorni per l’astensione sulla commissione Segre. Berlusconi nel libro di Vespa parla di chi in questi anni ha tentato avventure politiche fuori da Forza Italia: “Ho sempre cercato il successore nei coordinatori nazionali. Se ne sono avvicendati tanti, ma quelli che si candidavano come miei successori non stati avvertiti come tali dal nostro Movimento e se ne sono andati.”.
Berlusconi affronta anche il tema Lega e Ppe e spiega: “Il problema non è l’ingresso del Carroccio nel Partito popolare italiano, che non è all’ordine del giorno. Il tema è che la Lega in Europa deve scegliere da che parte stare. Se rimanere isolata in una posizione simile ai lepenisti francesi, quindi con una buona massa di voti ma senza esercitare alcun ruolo, oppure se portare le proprie idee e i propri valori, che sono sicuramente democratici, all’interno di una coalizione più vasta, nella prospettiva che dicevo poco fa del centro-destra europeo. Un centro-destra che naturalmente non può che avere come fulcro la più grande famiglia politica d’Europa, il Partito popolare europeo, che noi orgogliosamente rappresentiamo in Italia”.