Bologna, le Sardine riempiono piazza 8 agosto. Gli organizzatori: “Il vento sta cambiando”
Al grido di “Bentornati in mare aperto” è iniziata poco prima delle 16 la manifestazione delle Sardine in piazza VIII agosto, nel cuore di Bologna. Un concerto-evento aperto sulle note del nuovo inno del cantautore ravennate MaLaVoglia, “Siamo sardine e siamo tante, siamo formiche col passo di elefante, siamo l’allarme che sta già suonando, spargete voce, il vento sta cambiando”. Oltre 7mila le persone radunate sotto al palco all’inizio del pomeriggio, arrivate poi secondo gli organizzatori a 35-40mila.
Prima dell’inizio dalla piazza gruppi di persone hanno intonato “Bella Ciao”. “L’Italia non abbocca”; “L’Emilia non si lega”. “Da una piccola sardina derivano grandi responsabilità”, le scritte che campeggiano su alcuni striscioni esposti. E tante sono le sardine multicolor, il simbolo del movimento nato appena due mesi fa nel capoluogo emiliano-romagnolo in piena campagna elettorale, e i cartelli contro l’odio, per l’ambiente o in difesa della democrazia.
“Ci importa stare insieme, aver già vinto una battaglia che prima che politica è culturale. I numeri dimostrano che si possono fare politica e dialogo sociale senza odiare“, ha detto il leader delle Sardine Mattia Santori. “Siamo abituati alle sconfitte, non fasciamoci la testa”, ha poi detto parlando delle elezioni regionali di domenica prossima. L’evento cade infatti ad una settimana dal cruciale voto per le Regionali dell’Emilia-Romagna e a due mesi dalla prima manifestazione spontanea in piazza Maggiore, sempre a Bologna, che ha dato il via al movimento di piazza antipopulista in tutta Italia. “Questa è la prima vittoria. Non dobbiamo dimenticarci che fino a qualche mese fa il clima politico e sociale che c’era in Italia era completamente opposto a quello che c’è adesso. In qualche modo si è già ottenuto qualcosa”, ha commentato Santori.
Il ‘concertone’ andrà avanti fino a sera inoltrata e vedrà protagonisti anche personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura, da Marracash ai Subsonica, da Pif agli Afterhours, da Makkox ai Modena City Ramblers. “Noi continuiamo a insistere sul concetto – spiega ancora Santori – che portiamo le persone in piazza per divertirsi, ma soprattutto per parlare di temi seri. E’ bello essere una piazza, non per guardare una partita o bere una birra, ma per sentire parlare di uguaglianza, diritti civili, immigrazione, emigrazione, ambiente”.