Campagna elettorale: continua il balletto delle alleanze. Conte apre a Di Battista
E’ pronto a discutere del rientro di Alessandro Di Battista nel M5S, Giuseppe Conte che, intervenuto a La7 ha detto: “ci siamo sentiti, ci risentiremo ancora, c’è una conversazione franca e sincera come tra due persone che si stimano, ma scioglieremo la riserva se vorrà rientrare nel Movimento”. Il leader M5s ha poi aggiunto in merito a Virginia Raggi, che non può essere candidata per il limite dei due mandati: “Continuerà a lavorare nel movimento con spirito di comunità”.
Intanto più che focalizzarsi sui programmi la campagna elettorale è ancora tutta incentrata sul balletto delle alleanze. Il nodo più intricato resta quello del centro-sinistra. L’alleanza tra il Partito Democratico e Azione mette a rischio non solo un accordo Sinistra italiana ed Europa Verde, ma anche con Luigi Di Maio. Non a caso è saltato l’incontro di Fratoianni e Bonelli con Enrico Letta perché fanno sapere: sono “cambiate le condizioni” e c’è bisogno di tempo per riflessioni e valutazioni.
Dal canto suo Di Maio avverte: “Rispetto o niente coalizione”. “A mio avviso la coalizione deve essere la più ampia possibile per essere competitiva e fermare gli estremismi – ha detto il ministro degli Esteri -. Nelle prossime ore bisogna capire dove vuole andare questa coalizione e che coalizione si vuole costruire. Ma una cosa è certa: le forze politiche di una coalizione non possono essere differenziate in partiti di serie A e di serie B”. Ma neppure Calenda intende cedere venendo a rinegoziazioni del patto sancito con il Pd.
Nel frattempo il centro-destra ha lasciato trapelare la prima bozza di programma dal titolo: “L’Italia, domani. Programma quadro per un Governo di centrodestra”. Quindici punti divisi in sette cartelle, che dovrà passare al vaglio dei leader della coalizione in vista della presentazione definitiva entro il 14 agosto. Il primo punto, scritto in neretto, chiarisce bene quale sarà la collocazione internazionale dell’alleanza: “Italia, a pieno titolo parte dell’Europa, dell’Alleanza Atlantica e dell’Occidente. Più Italia in Europa più Europa nel Mondo”
Per quanto riguarda gli incarichi a frenare è Antonio Tajani: “E’ veramente troppo presto. Il centrodestra avrà una squadra di governo di alto profilo che garantirà una guida seria del nostro Paese e avrà una credibilità internazionale”. Il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, ha rilasciato queste dichiarazioni a commento dell’ipotesi che Matteo Salvini torni al Viminale.
Conferma invece il suo addio alla politica il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, eletto senatore con il M5s e poi passato nelle scorse settimane nel gruppo di Ipf. “Come annunciato a marzo del 2018, appena entrato in Parlamento, e come ripetuto oggi in una intervista a la Repubblica , non mi ricandiderò alle prossime elezioni e a fine mandato tornerò al mio lavoro di chirurgo e di professore universitario”. “Le Istituzioni – aggiunge – vengono prima di tutto. Per questo sono rimasto sempre fedele ed ho sostenuto lealmente i governi dei quali ho avuto l’onore di far parte, dapprima il governo Conte e successivamente il governo Draghi.