Caos a Roma e assalto alla Cgil, la Lamorgese alla Camera. Meloni: “strategia della tensione”
La ministra dell’interno Luciana Lamorgese ha risposto alla Camera in merito al caos di sabato scorso a Roma, durante la manifestazione no vax/no green pass che ha visto anche l’assalto alla sede della Cgil. La ministra ha spiegato che è stato il leader romano di Forza Nuova Castellino ad indirizzare “il corteo verso la sede della Cgil”, ma che il suo arresto in piazza è stato escluso per evitare che la situazione degenerasse in violenza.
Durante il ‘question time’, la Lamorgese che ha espresso tutta la sua solidarietà alla Cgil, è intervenuta anche sullo scioglimento di Forza Nuova: il tema “è all’attenzione del governo la cui azione collegiale potrà indirizzarsi” anche sulla base di quanto deciderà “la magistratura” e di quali saranno “le indicazioni del Parlamento” che dovrà votare la mozione presentata dal Pd”, ha spiegato la titolare dell’Interno, sottolineando che quello dello scioglimento di un movimento politico “è un tema di eccezionale rilevanza giuridica e politica e di estrema complessità e delicatezza”.
Alle parole della Lamargese ha replicato su tutte le furie la leader di FdI Giorgia Meloni: ” Ministro Lamorgese lei viene qui e ci dice che sapeva e non ha fatto nulla. E se fino a ieri potevamo pensare che il problema fosse una sua sostanziale incapacità, oggi la tesi che lei ci viene a raccontare in quest’aula è molto più grave e cioè che quello che è accaduto sabato è stato volutamente permesso. Questo ci riporta agli anni più bui della storia italiana. Siamo tornati alla strategia della tensione perché, guarda caso, il Governo non fa niente e viene chiamata in causa l’opposizione.”.
Quindi la Meloni torna a ribadire: ”noi siamo distanti anni luce da qualsiasi movimento sovversivo, particolarmente da Forza Nuova, non solo per un fatto ideologico, ma perché le scelte di queste organizzazioni, sono sempre sinistramente proficue per la sinistra…e per un Governo che può far finta di non vedere che in piazza sabato, c’erano migliaia di persone che hanno il diritto di manifestare il loro dissenso per non avere un lasciapassare dal governo e non vedere riconosciuto il loro diritto al lavoro”.